17 / 3 / 2013

Si è svolta ieri a Messina la manifestazione No ponte, che apre il mese di aprile dedicato a tre grandi appuntamenti  contro le grandi opere e per un futuro diverso, convocate dai movimenti No Ponte, No Tav e No Muos.

La manifestazione partita da Piazza Cairoli e conclusa in Piazza Municipio ha visto la partecipazione delle delegazioni No Tav e No Muos, otre alla presenza di molti cittadini di  Messina, Reggio Calabria, Barcellona e Milazzo.

Al centro della protesta la situazione attuale. Infatti se il progetto ad oggi pare definitivamente archiviato, non lo sono le sue conseguuenze. Si parla della penale richiesta dalle  società Impregilo ed Eurolink che ammonta a un miliardo e duecento milioni di euro.

I manifestanti ritengono l’ipotesi delle penali un vero e proprio ricatto, “dovremmo essere noi cittadini a venire risarciti dopo anni di illusioni  e soldi pubblici sprecati” dichiarano e chiedono il definitivo scioglimento della Stretto di Messina spa.

Il corteo ha voluto sottolineare come la mobilitazione è proprio su quello che l’opera rappresentava come meccanismo finanziario e di devastazione territoriale. La battaglia perche lo stato non paghi le penali a questi “contractor”, impegnati in tutte le grandi opere in Italia, ma che invece usi questi fondi per servizi e welfare, è centrale per affermare le priorità reali a cui bisogna dare risposta.

Prossime tappe della  mobilitazione nazionale saranno la manifestazione del 23 marzo in Val di Susa e poi il corteo del 30 marzo No Muos. Anche i militanti NO DAL MOLIN parteciperanno ai prossimi appuntamenti che vedono unite diverse realtà italiane nel mettere al centro dell’opposizione alle grandi opere infrastrutturali o militari, un altra idea di società e di futuro.

Sul senso delle mobilitazioni No Ponte e sul percorso del mese d’aprile vi proponiamo l’intervista realizzata da GlobalProject a Palermo con Luigi Sturniolo – Attivista Rete No Ponte, Comunità dello stretto durante la presentazione del volume”Il ponte dello stretto nell’economia del debito”.

DI SEGUITO L’APPELLO COMUNE NO PONTE, NO MUOS, NO TAV

Ancora una volta i movimenti contro le grandi opere inutili e dannose, i

cittadini che lottano per la difesa della salute e del territorio scendono

insieme in piazza:   

no ponte

il 16 MARZO a MESSINAper chiudere definitivamente la partita del Ponte sullo Stretto e continuare le lotte per la Rinascita del Territorio, ribadendo la necessità di sopprimere la Stretto di Messina Spa, il recesso dal contratto con Eurolink (General Contractor per la progettazione e costruzione del Ponte), il non riconoscimento di alcuna penale e alcun debito;

roma - val susa ovunque

il 23 MARZO in VALSUSA per impedire che una nuova linea TAV devasti inutilmente una valle. Mentre un intero sistema di trasporto pubblico è al collasso le grandi lobby guardano alle linee di alta velocità come al più grande business del secolo: impedire lo scempio e smascherare le complicità del forte intreccio politica/mafia è possibile e più che mai urgente;

no muos

il 30 MARZO a NISCEMI per revocare ed impedire la costruzione del Muos, il sistema d’antenne satellitari ad alto inquinamento elettromagnetico pensato per governare le guerre planetarie del terzo millennio (quelle degli aerei senza pilota, della guerra automatizzata), per smantellare le 46 micidiali antenne già installate , per la smilitarizzazione dei nostri territori .

Un mese di mobilitazione in cui faremo sentire le nostre voci all’unisono, in cui ricorderemo nuovamente che le lotte contro il ponte sullo stretto, contro il TAV in Val di Susa, e contro il MUOS in Sicilia si intrecciano naturalmentein un’unica battaglia per la difesa dei beni comuni. Diverse sono le specificità delle nostre lotte ma un filo rosso le unisce nei comuni obiettivi di fondo e nelle forme di una protesta la cui forza è continuamente alimentata da un’ampia partecipazione popolare.    Le nostre lotte hanno un forte legame con quelle per il lavoro e per la difesa dei diritti, per riaffermare il bisogno sempre più urgente di una democrazia in cui cittadini possano decidere del loro futuro. Una democrazia incompatibile con le grandi opere che devastano territori e utili solo ad alimentare il grande business del malaffare sottraendo risorsepubbliche alla sanità, alle pensioni, alla scuola, alla cultura; una democrazia che rifiuta l’occupazione militare di vaste aree del nostro paese per preparare nuove micidiali guerre in tutto il mondo.

Difendiamo la nostra terra, e difendiamo il nostro futuro!

Movimento No Ponte

Movimento No Tav

Coordinamento regionale dei comitati No Muos