Venerdì 15, dopo la trasmissione Codice a Barre su RAI 3 con la presenza di un esponente del Comitato  Difesa Salute Territorio- No Pedemontana, soddisfatti della trasmissione, siamo rimasti sgomenti da un comunicato del CO.PE.VA., che in modo alquanto evidente, apriva le danze alla discriminazione dei movimenti attaccando il portavoce e criticando la gestione delle interviste durante la trasmissione.

Di questi tentativi di delegittimare i movimenti e i loro portavoce, nella storia, ne abbiamo conosciuti parecchi e, in alcuni casi, hanno avuto conseguenza gravi per gli attivisti.

L’infamia, il discredito sono strumenti che sempre vengono usati da chi si vede sfuggire la possibilità di manipolare le genti.

I comitati e i loro attivisti condividono dibattito, iniziative e soprattutto futuro.

Persone come Folesa e qualche altro noto lustrascarpe di partito, nulla hanno a che vedere con chi oggi lotta in prima persona per la difesa dei beni comuni.

Nello specifico Folesa rappresenta la peggior specie di burattini di partito,  malato di protagonismo e quindi incapace di discutere su contenuti, si diletta ad attacchi personali.

Cialtroni così li conosciamo da tempo ma li lasciamo  putrefare nel brodo del loro stile tutto berlusconiano.

CSA Arcadia – Ambiente e Territorio

 

 

Pubblichiamo di seguito il comunicato della Rete Dei Comitati dell’Altovicentino:

In queste poche righe la Rete dei Comitati dell’Alto Vicentino vuole esprimere piena solidarietà a Lanfranco Tarabini, dopo che è stato criticato e attaccato personalmente da esponenti del COVEPA per le argomentazioni (a dir loro poco incisive…) portate alla trasmissione Codice a Barre di venerdì 15 febbraio.

Tale trasmissione ha dato l’opportunità di portare la questione della Superstrada Pedemontana Veneta a livello nazionale, e questo solo grazie al lavoro portato avanti dai Comitati Difesa Salute Territorio-NO PEDEMONTANA.

Chi sa fa e chi fa, a volte sbaglia. Non è questo però il caso di Lanfranco che, nonostante i soli 15 minuti concessi dalla trasmissione di Rai Tre, ha saputo tenere testa al commissario Vernizzi con coraggio e preparazione.

Le polemiche scatenate dopo la trasmissione ci sembrano solamente scaturite da invidia e rancore, da chi invece di darsi realmente da fare preferisce criticare l’operato degli altri (…si sa, l’Italia è un popolo di allenatori…) mosse colpevolmente contro chi nel nostro territorio si batte per una vera alternativa.

 

Rete dei Comitati dell’Alto Vicentino