Noi pensiamo che tutte queste realtà siano collegate: tutti siamo vittime del massacro sistemico di cui si diceva sopra, e contemporaneamente siamo pezzi dello stesso puzzle, parti dallo stesso disegno.
Questa appropriazione passa attraverso la precarizzazione delle nostre esistenze, la negazione dei diritti e della democrazia nei luoghi di lavoro, la negazione del diritto al reddito, alla dignità, alla salute. Passa attraverso il drenaggio di risorse pubbliche riversate in grandi opere inutili, sintomo dell’incapacità e della mancanza di volontà di leggere i cambiamenti epocali degli ultimi venti anni.
Contro tutto questo, per un nuovo sentire comune lanciamo un appello all’adesione allo sciopero sociale di venerdì prossimo 12 dicembre 2014.