Schio – Venerdì 21 Febbraio.
In queste due giornate di mobilitazione lanciate a livello Regionale e Nazionale, anche a Schio, studenti e comitati sono scesi in piazza per ribadire il proprio dissenso verso le grandi opere e per sottolineare che vi sono ben altri problemi da risolvere.
Gli studenti,partiti dal Campus degli Istituti Superiori in più di un centinaio, hanno dato vita ad un corteo determinato e colorato. Dopo aver lasciato la zona dei licei si sono diretti verso la stazione FTV, passando prima per la stazione dei treni e poi per il Duomo, dal quale è stato calato un grande striscione recante la scritta “CONTRO LE GRANDI OPERE – PER IL DIRITTO ALLO STUDIO”. Arrivati alla stazione delle corriere, gli studenti si sono uniti al presidio promosso dalla Rete dei Comitati dell’Alto Vicentino.
Dall’assemblea conclusiva è emerso come le risorse che la Regione Veneto e gli enti preposti dovrebbero stanziare a favore del traporto pubblico, vengono continuamente usati per finanziare le grandi opere che oltre a deturpare il nostro territorio, svuotano le casse pubbliche.
Ad oggi nel nostro territorio sono infatti stati spesi:
L’ Ospedale unico di Santorso, realizzato in project financing, ossia con un soggetto privato (Summano Sanità) che si assume i costi di progettazione, costruzione e gestione e fornisce il servizio.
L’investimento per progettazione e realizzazione è di circa 120 milioni di euro al netto di IVA. Questa cifra è stata pagata da : Regione Veneto 65 milioni, U.L.S.S. n.4 6 milioni , Summano Sanità 49 milioni.
Siamo convinti che la regione dovrebbe evitare lo sperpero di fondi pubblici per tali inutilità ed investirli piuttosto al fine di garantire ai propri cittadini diritti, quali il diritto allo studio e la possibilità di usufruire di trasporti pubblici efficienti e ad un prezzo accessibile. Vogliamo sottolineare che la giornata di oggi non deve essere considerata come conclusione di un percorso, ma piuttosto come rilancio delle nostre lotte.
– Coordinamento Studentesco di Schio – Rete dei Comitati dell’Alto Vicentino.