A volte tornano .. Ogm in Europa
14 / 2 / 2014
E’ il mais Pioneer 1507 il cavallo di Troia strumentale con cui, nonostante l’opposizione a livello sociale, si stanno rintroducendo gli Ogm in Europa.
La vicenda è presto detta: sarà infatti la Commissione a doversi pronunciare sulla vicenda, dopo che nel Consiglio Affari Generali l’astensione in particolare della Germania della Merkel, ha impedito la maggioranza qualificata contro l’autorizzazione del mais Pioneer 1507.
La Commissione per bocca di Tonio Borg si è già detta convinta di essere “legalmente obbligata a dare l’ok finale” nonostante la lettera di 12 paesi, Italia compresa, che chiedono di dire no alla prima mossa che permetterebbe l’introduzione generalizzata degli Ogm in Europa.
Escamotage che viene proposto: il fatto che ogni singolo stato possa opporsi agli Ogm per motivi socio-economici, salvo poi il fatto che questa strada aprirebbe la via al ricorso delle multinazionali in nome del libero mercato.
Insomma al di là degli aspetti formali si riapre a pieno la partita OGM in Europa.
Si vuole far passare la logica della coesistenza: da un lato i discorsi sul alimentazione e il cibo “doc”, di qualità etc … e dall’altro gli Ogm, magari un po’ più controllati e dosati.
Una ricetta inaccettabile, uscire dall’austerity e dalla crisi non può essere fatto con le ricette “made in Germany” in cui anche gli Ogm possono essere accettabili, nonostante l’opposizione sociale, per garantirsi nuovi sbocchi economici.
Gli Ogm rappresentano un pericolo per la salute e l’ambiente che non può essere negoziata in nome degli interessi dell’agrobusiness e delle logiche selvagge di sfruttamento.
Sara bene mobilitarsi in tanti e subito a livello europeo in maniera radicale, come in Italia dove gli apprendisti stregoni come Fidenato in Friuli continuano a spingere per gli Ogm, perchè l’Europa dei diritti, del reddito non può che essere OGM free.
RASSEGNA STAMPA