8 marzo 2023, ore 19.30 – Piazza Duomo Schio (VI)

MANIFESTAZIONE: LOTTO MARZO

L’8 marzo non è una festa, l’8 marzo è una giornata di lotta e di autodeterminazione della donna e di tutte le soggettività che non rientrano negli schemi patriarcali di questa società.

L’8 marzo nasce dalle rivendicazioni delle operaie sfruttate dai loro datori di lavoro, dalla lotta alle discriminazioni di genere, alla mancanza di rappresentanza e partecipazione alla politica. Problematiche che ancora oggi persistono in forme diverse e intaccano la nostra libertà a casa, a lavoro, a scuola, negli ospedali, nella politica e nelle strade.
Riflessioni che oggi siamo in grado di ampliare su un piano intersezionale di discussione e pratiche, perché il transfemminismo oggi si lega necessariamente con le diverse forme di giustizia sociale e climatica, accomunate dalla volontà di opporsi ad un sistema che si basa sullo sfruttamento capitalista e colonialista, un sistema che discrimina e che marginalizza chi non è funzionale al suo sviluppo.

L’8 marzo scendiamo in piazza per occupare spazio, per rivendicare i nostri diritti e la nostra libertà, come donne e soggettività non conformi al modello privilegiato cis etero maschile. Quello che abbiamo non ci basta.
Pretendiamo che l’aborto sia libero, sicuro e accessibile. Pretendiamo che a scuola venga introdotta un’effettiva educazione alla sessualità, al consenso e all’affettività. Pretendiamo che il lavoro non sia sfruttamento e che il lavoro domestico e di cura non sia relegato solo al genere femminile. Pretendiamo tutele per le soggettività trans. Pretendiamo di essere soggetto, non oggetto.

L’otto marzo, come tutto l’anno, liberiamo i nostri corpi e le nostre voci, per diffondere un’analisi decostruita e radicale di ciò che sono le istanze del transfemminismo, estranee da ogni tipo di narrazione strumentalizzata e mercificata.

Sorellə non sei solə, tuttə liberə.
L’8 marzo non vogliamo le mimose, vogliamo diritti!