Riflessioni a margine dell’iniziativa “Schio città Aperta, Solidale e Antirazzista” di Sabato 12 Marzo.
Dopo il presidio svoltosi nel centro di Schio sabato 12 Marzo non possiamo che essere soddisfatti dell’esito della giornata e della risposta che la cittadinanza ha dato al nostro appello.
Durante quel pomeriggio la Schio accogliente ha voluto infatti riaffermare a gran voce, nel corso dell’iniziativa, la propria natura solidale e la conseguente contrapposizione ad ogni forma di razzismo, fascismo, xenofobia e discriminazione.
In tante e tanti hanno attraversato la piazza e si sono riconosciuti nei forti messaggi che essa esprimeva. Il significato dell’iniziativa è stato compreso e largamente accolto: nessuno spazio all’intolleranza.
Ed è proprio su questo messaggio, che risuona da molto tempo nei nostri territori, che oggi vogliamo fermarci, su cui vogliamo riflettere, che vogliamo sottolineare e soprattutto praticare. Perché se è vero che Schio e l’Alto Vicentino più in generale hanno in sé i valori della solidarietà e dell’uguaglianza, e che la cittadinanza è sempre attenta e attiva nell’agire contro le discriminazioni, è altrettanto vero che le dinamiche in cui siamo coinvolti oggigiorno sono in continuo e forte cambiamento.
Lo scenario politico e sociale che si sta definendo nella nostra città ci mostra come sia necessario restare vigili e in costante allerta; in questi mesi abbiamo infatti notato come in più episodi l’estrema destra ed i soggetti che ormai tutti conosciamo ad essa legati, abbiano cercato di riapparire e riprendere spazio e agibilità politica, cavalcando il malcontento sociale e costruendo una campagna basata sull’odio e sulla paura verso il diverso. E proprio l’ultimo fattto dei manifesti anti-profughi comparsi nel centro storico ce lo dimostra!
Per questi motivi vogliamo in queste poche righe ribadire la necessità di osservare e studiare con grande attenzione ciò che ci accade attorno, al fine di impedire il passaggio di ogni forma di odio o discriminazione che sia.
Non possiamo ritenere simbolicamente e fisicamente marginali i valori della solidarietà, dell’ uguaglianza, dell’integrazione e dell’accoglienza. Ogni singolo tentativo dell’estrema destra di ridefinirsi e ricollocarsi all’interno della società attuale deve essere bloccato fin dal principio, dal cuore metaforico e fisico della città. Dobbiamo ora più che mai creare un struttura che sia in grado di tutelare la città dal razzismo e dal fascismo e non ci viene in mente posto migliore dove costruire una realtà come questa se non nel centro della città stessa. Un organismo composto da tante e tanti, che vigili costantemente e che sia pronto a risvegliare la coscienza solidale e antirazzista che caratterizza tutti noi.
E’ fondamentale riappropriarsi e rideterminare il cuore di Schio con un Presidio costantemente attivo capace di mantenere vivi e attivi i valori che da sempre abbiamo dentro e che da sempre perseguiamo in ogni circostanza, in ogni percorso, in ogni lotta.
C.s.a. Arcadia