Le nuove regole 2011-2012 per favorire costruzione e finanziamento delle infrastrutture strategiche
Un approfondimento che spiega come è cambiata la strumentazione tecnico-amministrativa, specie quella economico-finanziaria, per costruire e completare le “grandi opere”
Con le tre manovre finanziarie del 2011, con la legge di stabilità 2012 e con una parte del pacchetto dei decreti legge emanati fino all’estate del 2012 i Governi Berlusconi e Monti e il Parlamento hanno approvato – con l’occasione del forte colpo allo stato sociale – una serie di nuove regole per modificare i meccanismi attraverso cui in Italia vengono decise, progettate e soprattutto finanziate le infrastrutture strategiche.
La capacità di mobilitare risorse è un aspetto cruciale per quell’apparato di poteri che usa la costruzione delle “grandi opere” per spostare ricchezza dalla collettività a soggetti privati.
Conoscere quali sono e come si dispiegano alcuni degli strumenti per mobilitarle può servire a chi resiste per provare ad inceppare alcuni dei complicati ingranaggi che collegano la decisione su opere pubbliche sbagliate alla concreta possibilità di finanziarle e realizzarle.
Proponiamo dai redattori del sito www.notavbrennero.eu un approfondimento per capire queste nuove regole finanziarie.