Questa mattina una cinquantina di appartenenti vicentini all’Assemblea Sociale per la Casa e di Adl Cobas hanno bloccato due sfratti a Noventa Vicentina. Gli attivisti di ASC e Adl si sono presentati alle prime luci dell’alba a casa di Younes Azzi in attesa dell’ufficiale giudiziario, che doveva eseguire lo sfratto della famiglia, accompagnato dai Carabinieri. Si tratta di una famiglia di origini marocchine con due figli minorenni di 4 mesi e 6 anni, con un padre che ha perso il lavoro più di un anno fa e che di conseguenza non è stato più in grado di pagare l’affitto. Oltre al problema abitativo ha in corso una causa anche con la cooperativa per la quale ha lavorato fino all’anno scorso e dalla quale vanta un credito di diverse migliaia di euro. Il Comune di Noventa Vicentina non ha saputo dare nessuna alternativa, se non consigliare il rimpatrio in Marocco per la moglie e i figli, oppure di cercare ospitalità presso qualche parente residente in Italia.
Grazie alla numerosa e determinata presenza degli attivisti l’ufficiale giudiziario si è visto costretto a rinviare lo sfratto al 3 dicembre.
Al picchetto davanti alla casa di Younes hanno partecipato anche altre famiglie sottoposte a procedure di sfratto e residenti nella stessa via. Abbiamo scoperto che un’intera palazzina di otto appartamenti è stata pignorata dalla banca perchè il proprietario non pagava il mutuo, nonostante ricevesse gli affitti da parte degli inquilini. Ora la palazzina verrà messa all’asta e i suoi abitanti buttati in mezzo alla strada, nonostante il sindaco si fosse impegnato, sui giornali, a dare risposte in caso fossero sorti problemi per gli abitanti della palazzina. Dopo aver bloccato lo sfratto della famiglia Azzi, gli attivisti di ASC e Adl si sono spostati a poche centinaia di metri per impedire lo sgombero di un’altra famiglia, anche in questo caso e nonostante la presenza di due macchine di carabinieri, ottenendo una proroga fino al 3 dicembre.
Si conferma quindi esplosiva l’emergenza abitativa a Vicenza e provincia, con la quasi impossibilità di ottenere aiuto e risposte dalle istituzioni e dagli enti locali. Oggi con la determinazione e la solidarietà siamo riusciti a impedire che due famiglie venissero buttate in mezzo a una strada, ma domani il problema si ripresenterà tale e quale, visto il numero impressionante di sfratti esecutivi previsti. ASC e Adl Cobas continueranno a intervenire per evitare che un diritto primario come quello della casa venga negato a chiunque, ma vogliamo che si cominci a mettere fin da subito il blocco degli sfratti, per permettere a chi già vive difficoltà legate alla crisi di non trovarsi senza un tetto sopra la testa. Quanto fatto stamattina è la risposta migliore che si potesse dare a chi si riempie la bocca di concetti quali legalità e sicurezza, come avvenuto nei giorni scorsi in merito alle iniziative dell’Assemblea Sociale per la Casa davanti alla sede Ater di Vicenza. Sicurezza e legalità che non rispettano la dignità e i diritti delle persone sono argomenti vuoti e poco ci interessano, preferiamo continuare a bloccare gli sfratti.
CS Bocciodromo
CSA Arcadia
Video blocco primo sfratto:
Video blocco secondo sfratto: