Pensieri femminili sparsi
di Enrica
Non si può non commentare la vicenda del parroco di S. Terenzo, il suo volantino copia-incolla tratto dalla rivista ultracattolica Pontifex, firamato da tale Bruno Volpe.
In un anno in Italia sono morte uccise dai loro compagni o uomini a loro vicini più di 122 donne, già questo è a dir poco grave, inumano. Ma non basta! C’è anche chi di fronte al questo grosso problema sociale decide di trovare assurde motivazioni: dare la colpa alle donne, al loro modo di essere, vestirsi, per motivare (e direi giustificare) la loro agressione, stupro od omicio.
Donne accusate di essere provocanti, talmente arroganti da considerarsi indipendenti, accusate di essersi allontanate dal ruolo a cui sono state predisposte. Ma predisposte da chi? Il messaggio religioso di cui la Chiesa dice di essere portatrice, non definisce ordini, se ben ricordo dai pomeriggi trascorsi obbligatoriamente al catechismo, il messaggio del vangelo parla di uomini e donne uguali, esseri umani creati ad immagine di Dio (sì ero proprio stata attenta!!!). Il ruolo di cui si parla, piuttosto è stato creato dalle diverse forme di potere che hanno stabilito l’ordine delle varie società nelle epoche. La donna è, a seconda di cosa è al momento più conveniente, come provocatrice o come vittima. Il secondo caso si presta bene quando c’è da mettere telecamere o militari in città, quando c’è da giustificare un maggior controllo. La donna “strega”, ammaliatrice risulta ottima quando c’è da giustificare atti di violenza. Badiamo bene alle parole che si usano anche nei mass media si parla di omicidio passionale, di amore criminale, di uomini che non reggono l’abbandono o che sono stai provocati. A questo punto mi chiedo: ma gli uomini stessi non si sentono insultati da tali affermazioni? Passare per nient’altro che animali mossi da istinti? Nella mia vita ho incontarto tanti uomini che non sono così perchè non rispondono a tono a questa immagine del genere maschile?
C’è stato un lungo processo di acquisizione di libertà nel percorso di civilizzazione dell’essere umano, c’è una convenzione universale che riconosce i diritti di ogni persona e non fa certo distinzione di genere. Ci sono state donne (e uomini) che hanno lottato perchè ognun* fosse liber* di pensare, comportarsi, vestirsi, decidere della pripria vita e del proprio corpo e di certo non lasceremo che si facciano passi indietro su questi diritti di cui abbiamo la fortuna di godere!
In questi giorni si susseguono i vari commenti all’azione del suddetto parroco , ma si rischia di perdere di vista che le donne sono continuamente attaccate (e per tanto incazzate!). Attaccate quando si impedisce loro di abortire attraverso il proliferare di medici-obiettori, quando diminuisce il sostegno alla donna con il cambiamento della funzione dei consultori, quando si aumenta l’età pensionabile, quando una donna a parità di mansioni riceve uno stipendio più basso, quando il welfare sulla famiglia viene a mancare e tutto ricade sulla donna , quando una donna si trova ricattata nella scelta tra maternità o lavoro, quando una donna viene giudicata dal suo modo di vestire, quando una donna fa più e più denunce di stalking e non viene presa nessuna misura cautelare e poi viene uccisa. Sarebbe un elenco quasi infinito.