Sabato 22 ottobre si è svolto al palazzo Toaldi Capra il dibattito Riduci, ricicla, risparmia…è realtà!, organizzato dal comitato cittadino Alto Vicentino Ricicla. L’iniziativa è stata organizzata al fine di stimolare la riflessione attorno alla gestione dei rifiuti, in particolare per ragionare sulle strade alternative volte a sostituire definitivamente l’incenerimento e le discariche.
Ezio Orzes, Assessore all’ambiente di Ponte nelle Alpi, nel raccontare l’esperienza della sua comunità, ha offerto un esempio reale di piano che ha condotto alla riduzione drastica dei rifiuti e ad un riciclo quasi totale, sostitutivo della combustione. Il percorso di questo territorio si caratterizza non solo per i risultati ottenuti dal punto di vista sia ambientale che economico, ma anche per la partecipazione democratica che ha coinvolto tutti i cittadini, esso infatti ha avuto inizio a partire da una mobilitazione popolare.
L’assessore all’energia all’ambiente e allo sviluppo economico di Schio, Daniela Rader dal canto suo, ha narrato la realtà di un Comune che ha scelto tristemente di potenziare l’incenerimento dell’inceneritore di Ca’ Capretta, palesando la sua arretratezza e l’indisponibilità a rispondere ai bisogni dei cittadini e del territorio.
L’inceneritore trasformando i rifiuti urbani in rifiuti speciali, le ceneri, necessita di discariche (non le sostituisce come pretende di sostenere l’amministrazione del Comune di Schio), che si diffondono nel territorio di pari passo con l’incremento della combustione. A tal proposito è intervenuto il comitato nato recentemente a Monte di Malo, per opporsi al progetto di costruire una discarica, dimostrando la gravità dell’impatto ambientale di tali opere.
La combustione e le discariche, si basa su intenzioni che stanno agli antipodi rispetto alla riduzione dei rifiuti e al riciclo. Essa è altamente dannosa all’uomo e all’ambiente ed esprime la vana volontà di eliminare, cancellare ciò che abbiamo consumato e non serve più. Questo esprime il fallimento di un sistema economico e produttivo che brucia materiali ancora utilizzabili, che ci costringe prima al continuo e ossessivo acquisto e consumo di beni e poi a disfarcene. Esso non è sostenibile poiché si basa ingenuamente sull’aumento di produzione e consumi all’infinito, ma dimentica che le risorse materiali di cui dispone l’uomo sonofinite.
La riduzione della produzione dei rifiuti, primo obiettivo non può coesistere con la continua costruzione di inceneritori e con il persistente aumento di combustione, poiché essa dovrebbe al contrario sostituirli progressivamente. Il riciclo non serve ad affiancare gli inceneritori, ma a rendere vana la loro funzione, fino a diventare totale. Se l’obiettivo è il rifiuto zero, l’uso dell’inceneritore deve essere inizialmente ridotto, mirando alla sua definitiva e totale chiusura. Secondo AVR questo cambiamento è necessario, per questo ha voluto dimostrare che altrove qualcuno l’alternativa l’ha già realizzata.