L’imponente e gioiosa manifestazione di sabato aveva dato la miglior risposta possibile agli arresti e al tentativo di criminalizzazione del movimento, una dimostrazione della forza della Valle e dell’idea che questa incarna ben oltre i propri confini.
L’idea che la terra sia un bene comune da strappare alla speculazione, ai poteri costituiti e ad un modello di sviluppo insostenibile e suicida. Queste convinzioni sono le stesse che ci guidano da anni anche al Nord Est d’Italia. Da Vicenza a Belluno, dalla laguna fino a Trieste (proprio dove il TAV dovrebbe passare).
Qui comitati, cittadini e movimenti si sono organizzati per dire no all’ennesimo scempio di territorio, all’annullamento di ogni processo decisionale democratico e per pretendere un piano di mobilità sostenibile, credibile ed accessibile.
Anche noi, come facciamo da anni, sabato abbiamo partecipato alla manifestazione in Val di Susa e anche noi abbiamo appreso questa mattina dell’inizio degli espropri e del grave ferimento di Luca.
La nostra rabbia è contro chi militarizza, specula e cerca di imporre con la violenza i suoi piani. La nostra solidarietà va in questo momento a Luca e a tutta la Valle che si prepara a un nuovo capitolo di resistenza contro gli espropri.
La manifestazione di Sabato ha dimostrato che la Valle non è sola e che questa onda sommergerà il TAV.
Siamo tutti NO TAV
Liberi tutti – Liberi subito
Assemblea Permanente Movimenti Nord Es