Spagna – Madrid 25A “assedio” al Congreso de los Diputados
In serata si conclude dopo le cariche della polizia l’iniziativa attorno al Parlamento
Convocato per oggi dalla Plataforma en pie l’assedio al Congresso è iniziato intorno alle 17.00 e si è concluso in tarda serata, dopo scontri con la polizia.
1400 agenti antisommossa avevano circondato l’intera area del Parlamento facendo dei cordoni per evitare alle centinaia di manifestanti, giunti da diversi concentramenti, di accedere. Intorno alle otto di sera sono partite le cariche e ci sono stati scontri nell’intera zona.
L’iniziativa convocata per oggi secondo l’articolo pubblicato da Publico.es segue le iniziative di assedio al Congresso partite dal 25 settembre ed ha visto l’adesione di parte dei vari collettivi che compongono i movimenti spagnoli. La data scelta è stata quella della “Rivoluzione dei garofani” in Portogallo.
Nei giorni scorsi, come descritto dalla Rivista Diagonal c’erano stati alcuni operativi repressivi, giustificati dalla prevenzione dell’iniziativa d’assedio, come successo all’Università di Madrid.
Il 25 aprile è stata anche la giornata di mobilitazione lanciata da maestri, famiglie e alunni in difesa dell’educazione con iniziative di blocco dei centri educativi.
CRONACA DA DIAGONAL
Dalle 17.00 alcune migliaia di persone si sono concentrate nella “glorieta di Neptuno” facendo propria la convocazione della Plataforma En Pie per “assediare” il Congreso de los Diputados. Per tre ore, la situazione si è mantenuta rilassata, anche se sono state arrestate alcune persone nelle vicinanze, che secondo la polizia portavano oggetti contundenti. Alle 20.30 c’è stata la prima carica.
La maggioranza dei manifestanti hanno abbondonato la piazza, però alcuni hanno continuato a restare nella zona.
Ci sono stati scontri con la polizia tra Atocha e Cibeles. Secondo fonti della polizia, 15 persone sono state arrestate accusate di aver creato disordini. La Polizia parla anche di 14 agenti feriti ed alcuni testimoni hanno visto dei manifestanti che sono stati medicati per i colpi subiti da parte dei poliziotti antisommossa.
Passate le dieci, quelli che hanno convocato l’iniziativa hanno dato per conclusa la protesta. “Continuare la strategia di assedio non ha senso per l’insufficente appoggio sociale”, hanno spiegato inTwitter.
CRONACA DA PUBLICO.ES
21.00 Restano ancora manifestanti vicino al Congresso. La polizia continua a mantenere un forte cordone nella zona.
20.50 Gruppi radicali incendiano cassonetti e si scontrano con i poliziotti antisommossa vicino alla stazione di Atocha, a Santa María de la Cabeza.
20.35 Manifestanti si raggruppano al Paseo del Prado. Mentre alcuni corrono, altri continuano a lanciare bottiglie e altro contro i poliziotti antisommossa. La maggioranza si mantiene ai margini e si spostano verso Atocha e altri a Cibeles. Hanno diviso i manifestanti in due zone Thyssen e Atocha. Quelli che continuano a manifestare gridano “Democracia, democracia”. Si sentono esplosioni di petardi a Plaza de Neptuno. Al centro della piazza un uomo continua a dire con il megafono “dónde está la democracia”. La polizia lo attacca colpendolo e lo arresta.
20.30 Un gruppo di radicali ha lanciato un bengala contro i cordoni della polizia ed è incominciato il caos aPlaza de Neptuno. C’è un lancio di petardi e la gente inizia a sciogliersi. I poliziotti antisommossa si sono messi i caschi. Radicali lanciano sassi contro la polizia. La polizia cerca di disperdere la gente e carica con pallottole di gomma.
20.15 “Vogliamo libertà, lavor
o e salario con cui portare il pane nelle nostre case. Non domandiamo certo tanto”, dice a Público Marisa, una casalinga.
20.10 “Che sia un deputato il prossimo che resta a casa”, continuano a gridare i manifestanti. Al posto di fermarsi, gli slogans continuano. “Tú madero, aprende del bombero”, gridano riferendosi al gruppo di pompieri che sono venuti ad appoggiare il 25A. Un uomo ha preso il megafono e dice ai poliziotti di passare dalla parte dei manifestanti: “Cambiate lato, unitevi a noi”. Il resto applaude ” La voce del popolo non è illegale” stanno gridando.
20.05 Oltre alla maggioranza di giovani che hanno partecipato al concentramento, ci sono un sacco di pensionati, che animano gli studenti e i disoccupati a lottare per il proprio futuro. Risuonano gli applausi quando arriva un uomo con un megafono da cui fa ascoltare l’inno della Revolución de los Claveles. Molti si uniscono al canto ed alzano i pugni gridando “El pueblo, jamás será vencido”.
20.00 Da due ore è iniziato l’assedio e si continua a gridare “resistencia”. Su una maglietta si può leggere “ERE en el Congreso. Señorías, están ustedes despedidos por incumplimiento de contrato”. L’ironia non manca al 25A.
19.55 Crescono i poliziotti antisommossa che fanno i cordoni bloccando l’accesso a Carrera de San Jerónimo. I manifestanti gridano: “ni un paso atrás”; “el pueblo unido, jamás será vencido”. Si vedono giovani con il passamontagna che gridano “fuori la polizia dall’Università” per i fatti successi al campus de Somosaguas.
19.50: EFE informa di un quarto arrestato nella protesta del 25A: un membro del gruppo de los Bukaneros . Si tratta, secondo la polizia, di un uomo arrestato in calle de Alcalá. Sono così 4 gli arrestati dall’inizio alle 17.00 della convocazione della Plataforma ¡En Pié! di fronte al Congreso de los Diputados.
19.45 La Polizia rende complicato l’accesso a Plaza Neptuno da Cibeles. Stanno identificando i gruppi che vogliono entrare in piazza. Tuttavia ad intervalli, gruppi di persone riescono ad entrare. Sono più di un migliaio.
19.40: Il presidente del Congreso, Jesús Posada, ha difeso il dispiegamento poliziesco situato nel perimetro del Congreso de los Diputados di fronte alla convocazione che ha proposto di “assediare la sede della sovranità nazionale”, ed ha commentato che c’è una presenza”non troppo eccessiva”. In alcune dichiarazioni ai giornalisti nel patio de la Cámara Baja, Posada si è mostrato soddisfatto di quello che stanno facendo le Forze e i corpi di sicurezza, perchè ha sottolineato che si tratta di “prevenire prima di agire” e “mostrare una forza sufficiente”, secondo lui, “è una buona formula” per dimostrare che “non siamo disposti a tollerare nessuna violenza”. Alla domanda sul costo di questo dispositivo poliziesco di 1400 agenti, il Presidente della Camera ha detto che non conosce la cifra e che comunque questo non lo preoccupa “quando quello che si pretende è assaltare il Congresso, il costo deve essere quel che sia per evitarlo”.
19.30 EFE informa che la Polizia ha arrestato tre persone – uno minorenne – secondo quello che dice laJefatura Superior de Policía. Il primo arrestato è un minorenne arrestato dagli agenti pare perchè aveva un passamontagna e pare un petardo, altri oggetti e una bandiera anarchica. Queste fonti dicono che il giovane aveva sul telefono istruzioni di “guerriglia urbana” per fare delle molotov. La polizia ha arrestato anche un’altra persona a Paseo del Prado, con altri oggetti. Gli agenti hanno arrestato una terza persona che era ricercato per violenza su una donna. Si tratta dei tre primi arrestati durante la protesta che si sviluppa in Plaza de Neptuno.
19.25 La testa della protesta continua allargata dai membri della plataforma 25S che si sono collocati di spalle agli agenti. I fischi contro i poliziotti antisommossa vanno sopra gli slogans. I manifestanti dicono ai giornalisti di TVE che lavorano “per il governo e non per gli spagnoli”.
19.20 A Nettuno i manifestanti chiedono le dimissioni del Governo. Criticano il capo di Stato. Uno studente porta un cartello “Sin Política, sin economía, sin Champions y sin futuro”. “No, non ci rappresentano” urlano i manifestanti. “Non abbiamo paura” riferendosi ai poliziotti.
19.10: Un centinaio di persone bloccano il traffico nella Gran Vía gridando “Ladrones, ladrones”.
19.00 Un gruppo di manifestanti è salito alla fontana di Neptunoy, collocando uno striscione che dice: “Così no”. “Di fronte a tanta corruzione ed ingiustizia ci resta solo da scendere in strada”, spiega Juan Luis, un lavoratore della Metro.
18.55 Sono più di mille le persone concentrate a Neptuno. Un gruppo di studenti della UCM commenta l’eccesso di Polizia che circonda il perimetro del Congreso. Il concentramento trascorre con calma relativa e senza incidenti. Alcuni sono seduti per terra. Altri in piedi dicono: “Madrid, Madrid anticapitalista”.“Que viva la lucha de la clase obrera” aggiungono altri.
18.50 “Siamo qui perchè abbiamo un Governo corrotto e ha mantenuto meno promesse di tutta la nostra storia. Non c’è crisi, ma corruzione” dicono a Público.
18.45 Si uniscono due spezzoni a Plaza de Neptuno. Un applauso accompagna la fusione dei gruppi e gridano: “El pueblo unido, jamás será vencido”. Abbondano le bandiere repubblicane e le maschere di Anonimous. Come in altre occasioni, vari cordoni blindano l’accesso alla Carrera de los Jerónimos da Neptuno. Molti sono quelli che hanno striscioni con scritto “Così no”.
18.40 I manifestanti che arrivano dalla Puerta del Sol passano la Plaza de cibeles gridando “Sí se puede”.Alcuni invitano i poliziotti ad unirsi alla manifestazione. In fondo a Plaza de Neptuno c’è un concentramento di persone. La polizia ha lasciato il passaggio solo per il Paseo del Prado. Le strade vicine sono anch’esse bloccate dalla polizia.
18.30 “Assassini a pagamento, abuso di potere”; “siamo cittadini non terroristi”;”meno polizia e più educazione” gridano i manifestanti. Si fermano davanti al Ministerio de Educación. Continuano fino a Plaza de Cibeles, sede del Ayuntamiento de Madrid. A Cibeles, aspettano più di cinque furgoni della UIP per fermare il passaggio dei manifestanti.
18.20 Più di cinquecento persone sono partite verso il Congresso da Sol. Adesso hanno superato la zona di Sevilla. I manifestanti bloccano il traffico, mentre i poliziotti antisommossa blindano le strade. I manifestanti gridano gli slogans del 15M: “Lo llaman democracia y no lo es”.
18.15 Sta arrivando la testa partita dalla Puerta del Sol fino al Congreso de los Diputados. Un gruppo numeroso si ferma davanti alla sede di Bankia per protestare. La maggior parte sono pensionati che gridano “ladrones, ladrones” e chiedono di riavere i propri risparmi.
18.05 La Coordinadora del 25S, dal megafono sta dicendo a Puerta del Sol: “Questa è una convocazione di disobbedienza civile non violenta. Un colpo di democrazia di fronte ai colpi di stato che ci danno i mercati. Denunciamo la riforma del mercato del lavoro, che ci ha portato ancora più in crisi, denunciamo quello che è nascosto dietro alle misure di tagli che fanno aumentare la miseria, denunciamo la corruzione, la carenza di potere di decisione dei cittadini. Vogliamo un processo costituente dalla strada. Non sarà l’ultima mobilitazione e non è illgale, anche se Cifuentes dice così. Il Ministro dell’Interno e la Delegazione del governo non sono le autorità competenti per dichiarare la legalità di questo concentramento. Questa è una convocazione legittima e necessaria e condanniamo la campagna di criminalizzazione e menzogne. Siamo solo persone indignate che rivendicano misure democratiche”.
Una portavoce della Coordinadora del 25S, Elena, dichiara che si uniscono alla Plataforma ‘En pie’ però senza appoggiare la violenza ed invita le forze ed i corpi dello Stato perchè partecipino, alla portoghese alla manifestazione.
18.00 In Plaza de Neptuno inizia il concentramento
17.50 Da Valencia e Bilbao sono arrivati alcuni studenti. “A Valencia c’è uno scandalo dietro l’altro, però il problemaè che la gente è rassegnata”. Inaki di Barcelona dice che non si può aver paura a manifestare. Lavoratori della Renfe, Metro e EMT distribuiscono volantini contro il taglio dei servizi.Ci sono anche pompieri con le loro magliette “no salvamos bancos, salvamos personas”.
17.45 Il concentramento di Sol supera le centinaia di persone. I poliziotti antisommossa si stanno preparando ed hanno iniziato a filmare tutto.
17.35 “Sonno troppi gli agenti, per quelli che siamo qui, però non importa,stiamo esercitando il nostro delitto alla libera espressione”, dice Luis María Santos, una pensionata che è venuta ad appoggiare il 25-A.
17.30 Dalla Plataforma En Pie’ hanno organizzato turni perchè la mobilitazione duri il più possibile e non cessi nella notte.
17.25 Un gruppo di giovani commenta a Puerta del Sol che l’obiettivo e restare ad “assediare” il Congresso fino a venerdì perchè poi nel fine settimana potrebbero arrivare altre persone.
17.20 La Puerta del Sol incomincia a riempirsi. Alcuni studenti hanno delle magliette con scritto “La escuela Pública de todos y para todos” visto che durante la giornata si sono svolte mobilitazioni in difesa della scuola pubblica.
17.15 Immagine del Congreso de los Diputados circondato dai furgoni della Policía Nacional.
17.10 Sette furgoni della polizia,proteggono la sede della Presidencia de la Comunidad de Madrid. Iniziano ad arrivare i primi manifestanti. Sopra il concentramento vola un elicottero.
17.05 Diversi collettivi del 15M si sono dissociati dalla protesta. Così come Izquierda Unida. Cayo Lara ha rilasciato una dichiarazione per dire che “Non saremo in nessun concentramento che può portare a contenere attività di tipo violento”
17.00 Tre spezzoni di manifestanti partono da Puerta del Sol, Atocha e la Puerta de Alcalá con l’obiettvo di circondare il Congreso de los Diputados.
16.50 La delegata del Governo a Madrid, Cristina Cifuentes, ha avvertito che “è prevedibile che si producano situazioni violente attorno al Congresso” e ha consigliato “ai cittadini di scegliere un altro posto dove andare”. I manifestanti troveranno 1400 poliziotti.
16.45 La protesta è stata organizzata dalla Plataforma ¡En pie! Le intenzioni dichiarate sono: “assediare e liberare definitivamente il Congreso de los Diputados” per arrivare “alla caduta del regime e l’apertura di un processo di transizione verso un nuovo modello di organizzazione politica, economica e sociale veramente giusto e solidale”.