La Carovana Liberté e démocratie partecipa alla grande manifestazione in oaccsione dell’apertura del FSM
“Una delle manifestazioni più grandi degli ultimi anni”, così dicono gli attivisti tunisini che percorrono il lungo corteo di apertura del FSM. Che sarebbe stata una manifestazione molto partecipata lo si capisce fin dal primo pomeriggio quando le strade che portano in Piazza 14 gennaio 2011, data della fuga di Ben Ali, si riempiono soprattutto di giovani.
Sono i tunisini i protagonisti del corteo: le loro storie e i loro percorsi, accompagnati dalle delegazioni giunte da fuori.
Tanti cartelli e striscioni, le organizzazioni più grandi come il sindacato UGTT, le nuove aggregazioni come Union Diplomès Chomeurs ma anche i tanti gruppi e associazioni, spuntate nel post-rivoluzione.
Tanti singoli, ragazze e ragazzi, compagnie d’amici, gruppi venuti insieme dai vari quartieri, gli stessi che durante la rivoluzione presidiavano e difendevano le loro comunità.
In prima fila ad aprire il corteo i familiari dei “martiri” morti nelle settimane della rivoluzione e che ancora richiedono a gran voce giustizia e verità. Sono proprio loro a denunciare come ancora oggi la polizia sia impunita quando attacca chi protesta come successo a Siliana pochi mesi fa. Non solo in molti casi gli stessi poliziotti, commissari e funzionari direttamente responsabili di massacri nel tempo di Ben Ali continuano a ricoprire gli stessi incarichi se non adirittura ad essere promossi con l’avvallo dell’attuale governo.
Altri manifestanti mostrano le foto di altri morti: sono i tunisini migranti spariti nelle acque del Mediterraneo mentre cercavano di arrivare in Italia ed in Europa.
Lungo tutto il corteo si possono incrociare attivisti che con le varie espressioni artistiche sono stati capaci di accedere il cuore e la mente di tantissimi nei giorni della rivoluzione. Ancora oggi continuano a riempire di graffitti i muri, a comunicare con la rabbia dell‘hip hop o le note del reggae, a tessere la rete del mediattivismo e a popolare i social network. Un immaginario vasto in cui tanti si possono non solo riconoscere ma aggiungere un proprio segno. Giovani che vivono una situazione di disoccupazione generale, che in questi due anni non è certo calata così come non è diminuita la povertà estrema soprattutto nell’interno del paese.
In piazza oggi c’era chi è impegnato dentro la riuscita del Fsm e chi lo critica come vetrina di un associazionismo compromesso col sistema.
Percorsi e storie a volte contradditorie l’una con l’altra. C’è chi dice che per certi versi sono fin troppi le sigle, i progetti, le realtà che riempiono la scena, c’è chi definisce la società tunisina una società “in polvere” che fa fatica a ricomporsi. Lo fa a volte nella piazza come dopo l’omicidio di Choakri Belaid oppure oggi con l’occasione della marcia d’apertura del FSM.
D’altronde la ricerca di una capacità di agire in coalizione, di costruire una pratica del comune come costruzione di alternativa è una sfida qui come ovunque.
Le migliaia di persone oggi lungo le strade dimostrano che c’è la possibilità, che c’è voglia di resistere e non abbandonarsi al fatalismo e all’attesa passiva, che pur tra mille contraddizioni e complessità indietro non si torna da quel processo di cambiamento incominciato nell’inverno 2010 in una sperduta provincia della Tunisia.
A conclusione della giornata il prato dello stadio stenta a contenere i manifestanti arrivati per ascoltare la musica del cantautore, ex-Ministro della cultura brasiliano Gilberto Giles, grande sostenitore dei creative commons che sembrano materializzarsi nei corpi che hanno ancora la forza di ballare.
Alla partenza del corteo
I familiari dei martiri
Cosa è cambiato e cosa è uguale a due anni dal 14 gennaio 2011
20:06 Tunisi – Sul palco tra gli applausi si alternano gli interventi. Per tunisi e per la tunisia tutta è stata una grande giornata!a breve il concerto di Gilberto Gil.
19:36 Tunisi – Dal palco in più lingue risuona ‘el pueblo unido jamas sera vencido’
18:54 Tunisi – Il piazzale dello stadio si sta riempiendo ..dopo la lunga e rumorosa marcia si attendono gli interventi conclusivi e il concerto
18:36 Tunisi – La marcia di inaugurazione del forum sta per raggiungere lo stadio..
18:33 Tunisi – La testa del corteo ha raggiunto lo stadio
18:20 Tunisi – Il sole ormai tramonta ma la marcia continua e così gli slogan scanditi da varie realtà arrivate da tutta l’Africa
17:47 Tunisi – Il corteo si muove lento ma rumoroso!nel tragitto alcuni writers scrivono sui muri come forma di protesta..questa azione è fortemente dimostrativa perché il writing è aspramente punito
17:17 Tunisi – è la prima volta dopo la primavera araba che così tante persone scendono in strada..un eterogeneità che rivendica libertà e diritti
17:08 Tunisi – In migliaia in marcia verso lo stadio . In strada la società civile con le sue plurali istanze
16:54Tunisi – Il corteo prosegue per le vie di Tunisi la concitazione è molto alta ..i cordoni di sicurezza dei volontari non riescono a contenere i numerosi gruppi che avanzano tra slogan cori e bandiere
16:54 Tunisi -Il corteo sta passando ora davanti al palazzo del governo Ben Ali. Si alzano forti cori in lingua araba dell’orgoglio tunisino.
16:43Tunisi – Tunisia in strada migliaia di uomini e donne di tutte le età dall intera tunisia
16:39 Tunisi – Tunisia nel corteo anche le famiglie dei dispersi e defunti nei viaggi della speranza attraverso il mediterraneo
16:37 Tunisi – Partito il corteo composto da migliaia di persone che si riprenderà le strade di Tunisi.
16:20 Tunisi – I giovani tunisini: oggi vogliamo manifestare al fianco di persone di tutto il mondo per la libertà e i diritti di tutti e tutte
16:15 Tunisi – Alla testa del corteo i parenti delle vittime della Rivoluzione sollevano cartelli con i volti dei giovani scomparsi e inneggiano cori per la libertà.
16:14 Tunisi – Davanti al vecchio palazzo del partito migliaia di persone si stanno radunando per la marcia di apertura del FSM
15:31Tunisi – Sta per iniziare il corteo inaugurale del social forum che partirà da Piazza 14 gennaio 2011, data della caduta di Bel Ali
Servizio ed interviste realizzate da Globalproject in collaborazione con DinamoPress
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