Tutti i tentacoli… uno si chiama ENEL
Il mostro del nuovo colonialismo dei mercati finanziari e delle multinazionali va contrastato e fermato in tutte le sue emanazioni. Una delle più grosse, dopo quella alimentare e strettamente collegata a quella infrastrutturale, è l’aggressione alle risorse naturali a fini energetici e, in questo campo, Enel SpA è un vero asso!
Le campagne contro il modello di “inviluppo” si stanno moltiplicando. Assieme alle lotte di resistenza territoriali contro le grandi opere, alle azioni per la ripubblicizzazione sociale degli organismi finanziari, all’ICE europeo per l’acqua pubblica, alla LIP di modifica del Testo Unico Ambientale per arrivare ai rifiuti zero, ora si scende in campo contro il colosso dell’energia. Che necessita di grandi opere, si appropria dell’acqua, inquina e si serve di Cassa Depositi e Prestiti… e il cerchio si chiude.
L’organizzazione STOP ENEL – http://stopenel.org/ – ha in programma una tre giorni a Roma, in occasione dell’assemblea degli azionisti del 30 aprile. Di seguito l’appello e il programma.
APPELLO AI TERRITORI – Fermiamo l’energia che opprime le comunità e distrugge l’ambiente.
Il 30 aprile si celebrerà a Roma l’assemblea degli azionisti di Enel S.p.A. Anche quest’anno la
multinazionale dell’energia, simbolo d’ inquinamento e del colonialismo energetico italiano nel
mondo, vaglierà i suoi bilanci basati su centrali altamente inquinanti, opere devastanti, impianti
costruiti violando i territori senza alcun rispetto per le comunità.
Dalle mega-dighe della Colombia, del Cile, del Guatemala al carbone di Civitavecchia, Brindisi e La
Spezia, dal nucleare in Spagna e Slovacchia alle rinnovabili di nome e non di fatto, come la
geotermia in Toscana e le biomasse sul Pollino, dalle centrali ultra inquinanti dell’Est Europa ai
catorci ad olio combustibile di Rossano, Porto Tolle, Montalto di Castro: Enel incarna pienamente il
modello energetico che ha caratterizzato gli ultimi cinquant’anni di politiche industriali ed
energetiche dell’occidente, un modello fallimentare e distruttivo basato sull’esaurimento di risorse
naturali, sullo sconvolgimento degli ecosistemi e sulla prevaricazione sistematica della volontà,
degli interessi e dell’identità delle comunità locali, in Italia come all’estero.
Un modello truffaldino che, per Enel come per altri speculatori locali ed internazionali, nell’energia
come nelle infrastrutture, nel ciclo rifiuti, nella malagestione dei beni comuni, si traduce in profitti
milionari assicurati dal fatto che i costi, economici e non, non vengono messi nel bilancio aziendale
ma vengono pagati dalla collettività.
Ora che la crisi economica sta mettendo in evidenza tutti i limiti di questa logica iniqua e
devastante è il momento di ribaltare questo modello energetico, rivedendo considerevolmente i
consumi insostenibili ed inutili e mettendo al centro i diritti ed i bisogni reali delle comunità.
La Campagna “Stop Enel” nasce con questa visione, ha già dato vita ad un’ assemblea
internazionale, partecipata dai comitati italiani e da rappresentanti delle comunità di tutto il
mondo, ed una nazionale. Un nuovo modello energetico non più calato dall’alto ma costruito a
partire dai territori, dalle vertenze decennali che gruppi di cittadine e cittadini liberi continuano a
ravvivare, seppur spesso isolatamente, fermando i progetti o limitandone i danni. Più in generale
un modello di sviluppo che tenga conto di tre valori fondamentali oggi calpestati ferocemente in
ogni singola vertenza territoriale: la SALUTE, la quale non può più essere posta in secondo piano
rispetto a profitti e bilanci; il LAVORO, come strumento di dignità e riscatto, come servizio alle
comunità, e non più come strumento di ricatto e sfruttamento di cose e persone; la DEMOCRAZIA,
ovvero l’esigenza che siano le comunità a decidere del proprio destino e del proprio sviluppo.
Per realizzare questo progetto è necessario connettere tutte le vertenze, mettere in condivisione
conoscenze ed esperienze, unire le forze per contrastare nel miglior modo possibile ogni singolo
progetto: fermando la logica infausta che lo giustifica.
Per questo stiamo organizzando tre giorni di discussioni, iniziative ed approfondimenti.
Domenica 28 Aprile si terrà la Seconda Assemblea Internazionale della Campagna Stop Enel in
preparazione di tutte le iniziative e del Sit-In di sensibilizzazione che si terrà di fronte alla sede
dell’Assemblea degli Azionisti Enel il 30 Aprile.
Durante la tre giorni si terranno incontri e seminari, tra cui un approfondimento sul ruolo di ENEL e
della finanza nel mercato del carbonio europeo (29 Aprile); l’incontro del Coordinamento
Nazionale No Carbone; un incontro con soggetti e movimenti che si occupano di altri settori, come
quelli sui trasporti, sulle grandi opere, sui rifiuti, sui beni comuni.
Tutti i cittadini, i comitati, i movimenti e le associazioni interessate a queste tematiche sono
invitate a prendere parte alla tre giorni.
Roma, Aprile 2013. Rete Stop Enel
Programma
Domenica 28 aprile – ore 10:30-17:30
Seconda Assemblea Internazionale della Campagna Stop Enel
CineTeatro Volturno Occupato – Via Volturno 37
Lunedì 29 aprile
Seminario di approfondimento – ore 10:30 – 13:30
Il ruolo di ENEL nel mercato dei crediti del Carbonio
CineTeatro Volturno Occupato – Via Volturno 37
Pomeriggio: Incontro del Coordinamento Nazionale No Carbone
Martedì 30 aprile – ore 14:00
Sit in STOP ENEL durante lo svolgimento dell’assemblea degli azionisti
Di fronte alla sede nazionale di ENEL – Viale Regina Margherita 125