Iniziato il conto alla rovescia per il Festival NoDalMolin: i cancelli aprono il 23 agosto
Quello che aprirà tra meno di tre settimane sarà il primo Festival NoDalMolin con la nuova base Usa al Dal Molin operativa. Sarà, in altre parole, il festival che farà capire, a chi si era illuso diversamente, che la voglia dei vicentini di liberarsi delle servitù militari non era legata a un cantiere, ma è il frutto della maturazione di un sentimento di opposizione alle strutture militari che ha radici ben più profonde.
Prova ne è stata, a inizio luglio, l’inaugurazione della nuova installazione a stelle e strisce.Un flop, la cerimonia, accompagnata da polemiche e seguita dall’arresto del comandante delle truppe nordamericane a Vicenza (era ubriaco al volante). Proprio mentre migliaia di persone tornavano in piazza, mentre due giorni prima le reti di Site Pluto andavano giù a causa dei colpi di cesoia di centinaia di attivisti.
Ed è proprio intorno alla ricerca di strumenti e chiavi di lettura per costruire un’opposizione di lungo periodo alla presenza statunitense che è in costruzione il programma politico del Festival. Con alcuni analisti di fama internazionale e relazioni che si stanno tessendo intorno all’intero globo. Ma, anche,con una manifestazione, in calendario il 7 settembre, che ci porterà, ancora una volta, fino al Dal Molin.
Come sempre, dunque, musica, spettacoli, socialità, buoni piatti. A far da contorno alla nostra voglia di mobilitarci. Anche quest’anno, non vogliamo farci mancare niente.
Quello che aprirà tra meno di tre settimane sarà il primo Festival NoDalMolin con la nuova base Usa al Dal Molin operativa. Sarà, in altre parole, il festival che farà capire, a chi si era illuso diversamente, che la voglia dei vicentini di liberarsi delle servitù militari non era legata a un cantiere, ma è il frutto della maturazione di un sentimento di opposizione alle strutture militari che ha radici ben più profonde.
Prova ne è stata, a inizio luglio, l’inaugurazione della nuova installazione a stelle e strisce.Un flop, la cerimonia, accompagnata da polemiche e seguita dall’arresto del comandante delle truppe nordamericane a Vicenza (era ubriaco al volante). Proprio mentre migliaia di persone tornavano in piazza, mentre due giorni prima le reti di Site Pluto andavano giù a causa dei colpi di cesoia di centinaia di attivisti.
Ed è proprio intorno alla ricerca di strumenti e chiavi di lettura per costruire un’opposizione di lungo periodo alla presenza statunitense che è in costruzione il programma politico del Festival. Con alcuni analisti di fama internazionale e relazioni che si stanno tessendo intorno all’intero globo. Ma, anche,con una manifestazione, in calendario il 7 settembre, che ci porterà, ancora una volta, fino al Dal Molin.
Come sempre, dunque, musica, spettacoli, socialità, buoni piatti. A far da contorno alla nostra voglia di mobilitarci. Anche quest’anno, non vogliamo farci mancare niente.