Più di 2000 persone invadono le vie della città contro l’austerity e la crisi
E’stata una grande giornata di mobilitazione a Vicenza, nella giornata dello sciopero generale lanciato a livello europeo dai sindacati in Spagna, Portogallo, Grecia e Italia. Le 4 ore di sciopero e le modalità con cui la CGIL ha organizzato le iniziative per noi non sono state sufficienti. Per questo abbiamo deciso di praticare una giornata di sciopero vero, conflittuale che vada a bloccare le strade della città
La giornata è iniziata subito nel migliore dei modi quando circa 150 studenti di Schio e dell’Alto vicentino hanno occupato il treno per raggiungere la manifestazione. Il corteo, con più di 2000 perone è partito dalla Stazione e con i Book Block in testa ha subito dichiarato che non voleva partecipare alla triste e vuota sfilata sindacale. Infatti dopo pochi metri abbiamo deviato verso Viale Milano bloccando uno dei punti nevralgici del traffico cittadino. Mentre i sindacati facevano il loro solito comizio sindacale di rito con tanto di bandiere e una partecipazione di poche centinaia di persone, un corteo grande e vivo stava praticando uno sciopero metropolitano di lotta contro l’austerity e le politiche autoritarie della BCE, dell’Unione Europea, dell’FMI. Studenti, precari, centri sociali, comitati, migranti, tutti insieme hanno reso questa giornata significativa e radicale verso un’alternativa per l’uscita dalla crisi.
Un gruppo di studenti ha fatto un’azione comunicativa alla Banca Intesa San Paolo in Corso Palladio. Sono stati attaccati cartelli sulle vetrine contro la Bce, l’austerity e il governo Monti , il quale ci regala solo tagli alla scuola, alla cultura, al welfare, ai diritti.
Uscita dal centro storico la manifestazione è tornata a bloccare le strade più trafficate della città, per andare verso la ex Caserma Borghesi, uno dei tanti spazi abbandonati di Vicenza, per restituirla alla città con una tre giorni di musica, dibattiti, laboratori e performance teatrali. Corso Padova e la rotatoria sotto il cavalcavia di San Pio X sono stati bloccati dal corteo selvaggio, che ha concluso il suo percorso all’interno dello spiazzo della Caserma Borghesi. E’ partita subito un’assemblea studentesca e tante sono state le tematiche affrontate negli interventi, dalle problematiche dei rifugiati che a fine dicembre rischiano di restare senza permesso di soggiorno e senza un tetto sopra la testa, alla devastazione del territorio e la costruzione di grandi opere, delle servitù militari. Chiaramente la maggior parte degli interventi ha toccato le problematiche, che gli studenti ogni giorno devono affrontare nelle scuole a causa dei tagli lineari di tutti i governi e in ultimo il ddl Aprea che vuole ridurre l’istruzione a un fattore privato di cui in pochi possono godere.
La giornata alla Borghesi prosegue fino ad orario aperitivo con una jam session jazz ed improvvisazioni teatrali.