Il Centro Sociale Arcadia non si tocca.

In questi giorni di emergenza Covid-19, l’amministrazione Orsi ci comunica che, allo scadere del contratto di locazione del Centro Sociale Arcadia, previsto per il 2021, non rinnoverà la convenzione per l’assegnazione dello stabile.
La comunicazione, diligentemente inviata giusto un anno prima, ci avvisa che l’intenzione è quella di trasformare uno spazio di socialità e cultura in un magazzino.
Questa amministrazione vorrebbe liquidare, tramite una semplice comunicazione telematica, una realtà che da più di un decennio è un punto di riferimento per i giovani dell’Alto Vicentino nell’organizzazione di eventi socio-culturali, che da sempre è in prima fila nei percorsi di solidarietà attiva ed è diventata un fondamentale laboratorio di idee e di aggregazione nel deserto della provincia veneta.
Un’esperienza in cui, negli anni, centinaia di giovani e meno giovani si sono messi in gioco, combattendo gli egoismi che pervadono questa società per costruire una “Comunità Altra”, in maniera libera, indipendente, volontaria e senza ricevere aiuti economici di nessun tipo (anzi versando l’affitto nelle casse comunali); una realtà che in questo particolare periodo come in altri, con umiltà e responsabilità, si è messa a disposizione durante le emergenze sempre a fianco di chi è in difficoltà.
Consapevoli che questo momento di emergenza sanitaria richieda la massima attenzione, preferiamo investire le nostre forze nei percorsi di solidarietà attiva che abbiamo cercato fin dall’inizio di promuovere, mettendo i nostri corpi a disposizione della comunità e del territorio.
Cara amministrazione comunale, non abbiamo proprio tempo ora per commentare ulteriormente l’arroganza e la miopia sociale che la vostra lettera porta fra le righe: chi sa leggere le ripercussioni che questa crisi avrà nei territori è ben consapevole che nel post-pandemia gli spazi di solidarietà, socialità e mutualismo, come il Centro Sociale Arcadia, saranno ancor più indispensabili.
Avremo modo nel prossimo futuro di esprimere tutta la nostra giusta rabbia e determinazione nel mantenere aperto a Schio un luogo di cultura libera e indipendente.
Non vediamo l’ora, ai nostri posti ci troverete.

Csa Arcadia