2014-04-17_073802La nostra vita non è in vendita

BASTA COI RICATTI SULLE DOMENICHE

17 / 4 / 2014

 da globalproject

In questo periodo si è nuovamente riaperta la discussione sulle aperture domenicali e festive. Molte aziende della grande distribuzione, e non solo, hanno annunciato di voler tenere aperto a Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e Primo Maggio.

Cittadini e lavoratori stanno giustamente protestando per questo abuso perché le aperture domenicali implicano la messa a disposizione, a favore delle aziende, del proprio tempo di vita, del tempo che DEVE essere dedicato alle relazioni FAMILIARI, SOCIALI, DI ASSISTENZA E DI SVAGO.

Le domeniche e le festività servono per poter vivere, socializzare, godersi un minimo del frutto del proprio lavoro.

Da anni ormai utilizzano “la Crisi” come grande ricatto per obbligare i lavoratori a chinare sempre la testa “per non perdere il posto di lavoro”. E così, quando il tristemente famoso Decreto Monti ha completamente liberalizzato le aperture domenicali, ci hanno detto che la situazione sarebbe migliorata. Abbiamo visto che non è stato così, perché l’unica misura efficace dovrebbe essere la redistribuzione della ricchezza, dare più soldi a chi non ne ha!

Vogliamo però dire con forza che questo ricatto è stato reso possibile anche dal Contratto nazionale del Commercio e da moltissimi Accordi a livello territoriale ed Aziendale, sottoscritti da CGIL, CISL E UIL, che hanno dato mano libera alle aziende nei confronti dei lavoratori.

I nuovi assunti hanno contratti in cui il riposo non è più di domenica; al Carrefour i Confederali hanno preteso che lavorassero le domeniche anche chi ne era esentato di diritto (part-time, lavoratori con figli di meno di tre anni; chi accudisce familiari disabili); hanno consentito alle aziende di assumere lavoratori precari per fare le domeniche, mentre gli altri sono in Cassa integrazione o coi contratti di solidarietà.

E’ sacrosanto proclamare lo sciopero per dare copertura sindacale ai lavoratori che giustamente si rifiutano di lavorare tutti i Festivi! Ma questo non basta ai Confederali per rifarsi una verginità e rimediare a tutti i “compromessi” al ribasso, a tutte le volte che hanno supinamente accettato i diktat padronali!

Quest’’anno si dovrà rinnovare il Contratto Nazionale del Commercio e affermiamo fin d’ora che è necessario opporsi ad ulteriori cedimenti!

E’ necessario invece iniziare una lotta affinchè nello stesso Contratto Nazionale si pongano fortissime limitazioni al lavoro domenicale, così come al lavoro precario.

Solamente in questo modo sarà possibile segnare un’inversione di tendenza ed iniziare a riappropriarci della nostra vita e del nostro tempo.

Siamo disponibili ad avviare questo percorso, a decidere, insieme a lavoratori, cittadini, famiglie, consumatori, delle forme di lotta unitarie che portino ad un vero cambiamento!

NESSUN RICATTO PUO’ ESSERE FATTO SULLA NOSTRA VITA!

Lavoratori Carrefour – Marcon – Lavoratori GranCasa – Villorba

ADL COBAS