Padroni di loro stessi – Autogestione nella BIOME di Salonicco

   14 / 2 / 2013

 

Quaranta lavoratori dell’azienda di costruzione di materiali per l’edilizia BIOME hanno cominciato a Salonicco a mettere in funzione le macchine dell’azienda mettendo in piedi la prima esperienza di autogestione in Grecia. Negli ultimi anni tra l’altro l’Argentina non sembra cosi lontana dall’Europa del Sud.

Ogni mattina dall’inizio della settimana i lavoratori di BIOME passano i cancelli in un clima festivo dimostrando che possono far funzionare da soli l’impresa che produce prodotti chimici per le costruzioni. Lunedì mattina i lavoratori sono entrati nell’azienda dopo un corteo nel centro della città. Per mesi i lavoratori hanno avuto al loro fianco un forte movimento di solidarietà in tutta la Grecia, mentre a Salonicco hanno avuto anche l’appoggio di tanti artisti e gruppi musicali, che avevano organizzato un grande concerto per finanziere le loro lotte.

Trascurando ogni legislazione i lavoratori hanno deciso di creare una cooperativa. Tutti avranno gli stessi diritti e le decisioni saranno prese dall’assemblea generale. La strana cosa è che BIOME non è fallita e nemmeno ha dichiarato il fallimento. Si tratta della figliale della Filkeram della famiglia Filippou, una delle più grandi imprese del settore in Grecia che se ne andata in fallimento nel 2011. La BIOME pero ha spento le sue macchine senza portare i suoi libri in tribunale e la lasciato per strada settanta lavoratori.

Quando la Filkeram ha passato i suoi libri dal tribunale le azioni di BIOME si sono valutate nel aprile del 2012 ai 490.000 euro, ma probabilmente oggi valgono molto di meno.

I lavoratori vogliono prendere le azioni, ma il nuovo proprietario dovrà assumere anche i carichi del debiti verso lo stato, che ammontano sui 4 milioni, quelli per gli enti di previdenza e gli fornitori. I lavoratori hanno chiesto dal ministero del Lavoro di congelare i debiti e pretendono una legislazione per salvare i posti di lavoro.

Lavoratori, giuristi, sindacati e partiti di sinistra, guardando all’esperienza argentina, chiedono dallo stato di congelare i debiti se i lavoratori assumeranno le redini dell’azienda. Per far funzionare legalmente l’azienda serve il consenso del amministratore fiduciario e dei creditori della BIOME.

Intanto il legale della famiglia Filippou minaccia che prenderà ogni misura legale per bloccare il tentativo, perche secondo loro “l’impresa può funzionare solo con la collaborazione dei lavoratori e dell’amministrazione”.

Il blog dei lavoratori di BIOME www.viome.org