Monsanto-protest-620x414Torna la marcia internazionale contro la Monsanto

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Dopo l’evento dello scorso anno, in tutto il mondo, il 24 maggio sarà riproposta la marcia contro la Monsanto (#MAM). La protesta globale e internazionale ( March against Monsanto) viene portata avanti da Tamil Canal Monroe. Questa mamma statunitense denuncia la violazione della possibilità di scelta del consumatore se acquistare o meno prodotti che contengano organismi modificati geneticamente. In sostanza la Monroe chiede che i prodotti OGM debbano essere riconoscibili tramite etichette ben visibili, mentre la potente lobby del biotech impedisce ai consumatori di autodeterminare le proprie scelte non fornendo le informazioni utili. Negli Stati Uniti la libertà del consumatore  è stata ulteriormente calpestata da quando il Congresso ha approvato una legge su misura per la Monsanto definito il Monsanto Protection Act. Il provvedimento in questione concede alla multinazionale di St Louis e alle società collegate di piantare e vendere OGM senza possedere la necessaria autorizzazione federale.

I temi portanti della marcia del 24 maggio toccano soltanto la punta dell’iceberg  di un problema mondiale che mette a repentaglio la sopravvivenza del genere umano. Nella battaglia contro la Monsanto non vi è in gioco soltanto la possibilità di scelta del consumatore, ma il futuro stesso dell’umanità. Questa multinazionale della morte si è sempre distinta per i suo crimini contro il genere umano. Da più di cento anni sta avvelenando il pianeta. Ha iniziato a spargere i suoi veleni agli inizi del ‘900 con la saccarina, il polistirolo, i PCB, il DDT, per poi trovare la consacrazione definitiva come nemico dell’umanità con l’agente Orange, usato come arma chimica durante la guerra del Vietnam. Gli effetti tossici di un tale prodotto sono andati oltre i tempi del conflitto causando successivamente la nascita di tanti bambini con problematiche gravi. Il pesticida attualmente più usato del mondo, il glisofate, è il “degno” successore dell’agente Orange. Al momento l’opera di sterminio di massa della Monsanto viene compiuta attraverso l’uso congiunto degli OGM e dei pesticidi. Inoltre con i semi ogm si stanno arrogandoil diritto di decidere il destino dei popoli.

Diverse ricerche scientifiche hanno provato la pericolosità del Round Up della Monsanto. L’ultima, in ordine di tempo, proviene dalla Danimarca. Gli scienziati della Aarhus University studiando diverse aziende di allevamento hanno verificato che il glisofate è potenzialmente cancerogeno e pericoloso per le fasi delicate della vita dei mammiferi. Il Round Up attacca gli enzimi e la salute gastrointestinale. Distrugge i batteri “buoni”, esponendo così l’organismo alle infezioni. Inoltre il glisofate limita la capacità di disintossicazione di un corpo. Un’altra riprova della pericolosità del Round Up arriva dagli studi effettuati nello Sri Lanka, dove è stata riscontrata una correlazione tra gli innumerevoli decessi per patologie renali dei contadini cingalesi e l’uso smodato del glisofate come disseccante.

L’imperialismo  statunitense avviene anche attraverso le porcherie dell’agricoltura chimica. Gli yankee dopo aver colonizzato l’India e l’America centromeridionale con la soia e il cotone ogm si sono dati d’affare anche in Afghanistan. Oltre ad aver “esportato” la democrazia per impossessarsi del petrolio, ormai che erano lì, hanno pensato bene di assoggettare ulteriormente il popolo afghano impiantando la coltivazione della soia ogm. Con l’innesto dell’agricoltura biotech gli statunitensi si assicurano il controllo dell’economia agricola visto che rendono dipendenti dalla chimica dei loro laboratori le coltivazioni. Per questo motivo la Russia e la Cina hanno vietato le coltivazione ogm nei loro territori utilizzando come giusto pretesto la pericolosità degli organismi modificati geneticamente. Ad onore del vero I governi di tali paesi non sono famosi per preoccuparsi della salute dei propri cittadini, ma più che altro sono interessati agli equilibri di potere mondiali.

La posta in gioco è alta, al momento parte  delle forze che vogliono distruggere l’umanità sono filtrate dalla Monsanto e sorelle. Quindi marciamo pure contro la Monsanto, ma rendiamoci conto che è necessario combattere le multinazionali della morte perché l’umanità e il pianeta sono sotto attacco, è in corso una battaglia ben più importante di quella indicata dal MAM. C’è in gioco la libertà dei popoli. Per  saperne di più l’associazione Riprendiamoci il Pianeta- Movimento di Resistenza Umana,  il 31 maggio, allestirà in diverse città d’Italia dei punti informativi  http://yogavitaesalute.it/la-finestra-sul-mondo/eventi/diciamo-no-alle-scie-chimiche-e-agli-ogm