Alcune considerazioni sullo sport popolare
di Palestra Popolare Antirazzista Brescia
Lo sport popolare in Italia esiste da diverso tempo, in diverse forme e con differenti sviluppi.
Sicuramente negli ultimi anni l’evoluzione di questi spazi ha portato a nuove situazioni e nuove prospettive.
Se inizialmente si trattava quasi esclusivamente di realtà nate all’interno di spazi autogestiti che proponevano prevalentemente corsi di boxe, oggi esistono palestre popolari, anche non legate a spazi occupati o autogestiti, che ospitano corsi di vario genere, che possono andare dalle discipline da ring fino ad arrivare ai tessuti aerei.
In questa pluralità di esperienze cominciano a delinearsi dei percorsi.
Se una delle più recenti discussioni riguarda la questione di federarsi o meno ad enti riconosciuti per poter praticare in tutta la legalità lo sport che ci piace, è anche vero che questo argomento riguarda prevalentemente il mondo del pugilato, quindi solo una parte di ciò che è lo sport popolare attualmente.
Per capire meglio la situazione bisogna osservare quello che sta avvenendo in molte realtà, in cui sta decisamente emergendo un’altra disciplina, che sta radicalmente cambiando l’assetto culturale delle palestre popolari: la Muay Thai.
Se osserviamo il lavoro svolto nell’ultimo periodo da alcune palestre che praticano la Muay Thai e che hanno scelto di federarsi a UISP e in questo modo di rimanere assolutamente indipendenti dal resto, creando un vero e proprio circuito amatoriale alternativo che nulla ha da invidiare agli altri presenti sul territorio, ci accorgiamo che l’obbiettivo delle palestre popolari non è certo quello di combattere le federazioni, da dentro o da fuori, ma bensì quello di creare qualcosa di innovativo e positivo, una vera alternativa a quel mondo fatto di interessi e sfruttamento, dove la passione, la socialità e la cultura dominano su tutto e danno la possibilità a tutt@ di vivere uno sport duro come la Muay Thai, al livello che preferiscono.
Tante persone frequentano i corsi per tenersi in forma, altre per passione, altre ancora per confrontarsi e quindi salire su di un ring ed affrontare un avversario, sempre e comunque in un ambiente sano che trasmette prima di tutto il rispetto e l’umiltà, base della cultura Thailandese ancor prima che dello sport praticato.
La scelta di far parte di UISP nasce prevalentemente dal fatto che, a livello nazionale, sia stata riconosciuta la Muay Thai come disciplina federale e quindi sia stata data la possibilità a tutte le realtà ad essa federate di creare eventi, incontri, stage e qualsiasi altra cosa in tutta legalità e tutelati sotto l’aspetto assicurativo.
Non solo, rimane da non sottovalutare il fatto che UISP si dichiara contro il razzismo e il fascismo e che porta avanti una campagna chiamata “SPORT PER TUTTI”, questione sicuramente importante dal punto di vista politico e sociale, visto che è anche uno dei concetti base che anima lo sport popolare.
In questo contesto si sta sviluppando una realtà di sport di estrema qualità, spesso maggiore che in altre palestre “normali”, dove in più vengono trasmessi valori sani e proposte iniziative non legate al business che danno la possibiltà agli atleti di confrontarsi e quindi crescere, sia sotto l’aspetto sportivo che quello culturale.
Infatti agli ultimi eventi organizzati si è potuto assistere ad un livello tecnico degli incontri molto alto e ad una partecipazione altissima sia in termini di atleti che di pubblico presente.
Un esempio per tutt@ di cosa dovrebbe essere lo sport popolare è stata l’ultima iniziativa organizzata da UISP, il “THAI CULTURE TOURNAMENT 014”, Campionato Nazionale di Muay Thai, la cui prima tappa si è svolta a Vicenza presso la Palestra Popolare Independiente sabato 22 marzo e che proseguirà con altre date sparse per il territorio, tra cui Brescia, Bologna, Padova, Macerata, Pesaro. Ogni tappa sarà dedicata ad una festività della cultura Thailandese, la prima era in onore di Nai Khanom Tom, “padre” della Muay Thai, che nel 1767, catturato dall’esercito Birmano, sconfisse i 10 guerrieri Birmani più forti e guadagnò per lui e il suo popolo la libertà e l’attuale terra in cui vive il popolo thailandese, infatti tradotto letteralmente Thailand significa “terra del popolo libero” e quindi muay thai significa “boxe del popolo libero”.
La successiva si è svolta Brescia, sabato 5 aprile, presso la Palestra Popolare Antirazzista ed è stata dedicata a Song Kran, festa dell’acqua nonché capodanno Buddhista.
Sicuramente un percorso che sta arricchendo tutt@ e che fa un passo avanti rispetto alla stagnante discussione presente nell’ambiente pugilistico del federarsi o meno a FPI, che di fatto limita ed esclude tante realtà che potrebbero invece dedicarsi con più libertà e più tutele ad uno sport e una cultura come quella della boxe. Crediamo che l’essere indipendenti da strutture e federazioni che non ci rappresentino, dia la possibilità di sviluppare idee e anche di crescere più velocemente sotto l’aspetto tecnico, per questo pensiamo che sia necessario provare a far riconoscere la boxe all’interno della UISP, per dare la possibilità veramente a tutt@ di vivere lo sport che più amiamo senza dover essere legati a meccanismi che non ci riguardano. Stiamo infatti parlando di praticare la boxe a livello amatoriale e di avere la possibilità, ad esempio, di organizzare eventi in cui due pugili si affrontino sul ring tutelati a livello assicurativo e senza il rischio di incorrere in sanzioni legali, ma anche di poter semplicemente organizzare dei corsi all’interno delle palestre popolari senza dover per forza conseguire dei diplomi rilasciati attualmente solo da FPI, ovviamente a pagamento e soprattutto arrogandosi il diritto di essere gli unici conoscitori della boxe. E’ ovvio invece che possano esistere differenti tecniche, sia di insegnare che di combattere e che la pluralità di idee porta sempre ad una migliore e più veloce crescita, data anche dalla condivisione del sapere, lasciando quindi da parte il vecchio schema Maestro-Allievo e prediligendo invece uno scambio equo tra atleti anche di diversa esperienza e lavorando sulla continua evoluzione portata dai differenti stili che possono coesistere nello stesso sport, cosa che già avviene nella Muay Thai in Thailandia ed in parte anche in Italia essendo presenti diverse federazioni, anche perché, quando poi ci si vuole confrontare, il quadrato è lo stesso per tutt@ e solo li sopra si può realmente vedere quale sia la miglior tecnica e la miglior preparazione.
Sperando di stimolare una riflessione in tutt@ voi, vi salutiamo con stima ed affetto, continuando con sacrificio, rispetto ed umiltà a portare avanti lo sport popolare!
A Schio, la Polisportiva Sans Papier organizza corsi di Muay Thai presso la palestra “Stage Door” in Via Paraiso 36. Le lezioni si svolgono ogni martedì dalle 20 alle 22 ed ogni sabato dalle 16 alle 18.
LA PRIMA PROVA E’ GRATUITA.
Ready to fight fascism!