Dopo 20 anni di occupazione militare, gli Stati Uniti e gli alleati della Nato, tra cui l’Italia, si sono ritirati dall’Afghanistan, abbandonando il paese nel caos. Domenica 15 Agosto, i talebani hanno riconquistato il paese, costringendo presto la popolazione a sottostare alla legge della Sharia.

Un paese che è stato teatro di una guerra ventennale senza senso, che non andava a colpire quelle che veramente erano le forze dei talebani ma che, come ogni guerra, lasciava morte e desolazione tra le persone civili; ora si trova a dover sottostare a un regime di repressione e morte.

I paesi occidentali che hanno piena responsabilità della crisi che la popolazione afghana sta attraversando da vent’anni e in particolare di quest’ultimo tragico risvolto, continuano a rispondere con armi e muri. Ancora si parla di armamenti da spedire, di giovani soldati da addestrare; ancora si ragiona solo ed esclusivamente di guerra, di forza militare, in un paese che ormai non conosce altra forma di potere. E ancora rimangono alti i muri negli stati occidentali che non vogliono fare entrare chi scappa dalle bombe che gli stessi paesi han costruito.

La cosa migliore che noi occidentali possiamo fare è quella di aprire canali umanitari per garantire dei passaggi sicuri ai profughi; è quella di andare dove la fortezza Europa ha alzato i suoi muri e abbattere i confini; è quella di chiedere a gran voce la fine delle politiche imperialiste che non fanno altro che portare morte e devastazione nel mondo.

Sabato 21 agosto alle ore 18 in piazza Rossi a Schio scendiamo in piazza per esigere tuttə l’apertura immediata di canali umanitari!