FERMIAMO IL MOSTRO: Il 29 aprile 2013 è solo l’inizio!
Oggi, 29 aprile 2013, alle ore 5.30, i cittadini autoconvocati, dell’assemblea permanente contro gli inceneritori, si sono dati appuntamento in località Ugozzolo davanti all’ingresso del forno.
All’appello dell’assemblea permanente, la città di Parma risponde: bloccati dalle 6 del mattino i tre ingressi all’impianto, con l’intento di non far passare i camion dei rifiuti, in occasione dell’accensione legale.
Accensione fortemente affrettata da Iren, per garantirsi l’accesso agli incentivi delle energie rinnovabili, aventi come scadenza il 30 aprile, per una cifra di 4,5 milioni di euro annui per 15 anni.
Così, il giorno dell’apertura legale dell’impianto, l’inceneritore di Parma ha tutte le fattezze di un cantiere: mancante di alcune autorizzazioni igenico sanitarie, dei permessi d’agibilità da parte del comune, all’oscuro, riferiranno, dell’avvio dell’impianto.
Come assemblea permanente contro gli inceneritori vediamo nella tappa odierna, la capacità che ha avuto un movimento dal basso, di rigenerare con forza e determinazione una coscienza cittadina, da tempo assopita, sull’inevitabilità dell’apertura del mostro. Inoltre, non di poco conto, capace di esplicitare il comportamento autoritario di Iren, operante non solo al di fuori dell’ambito della legittimità tecnica, ma completamente indifferente alle istanze dei propri cittadini, primi interessati e su cui direttamente graverà l’accensione di questo impianto.
Tappa fondamentale che rivela, non da meno, uno stato di immobilismo della macchina comunale, non presente e, quindi incapace di monitorare, di rispondere alle promesse elettorali con i fatti, incapace di scendere dal palazzo e sempre più vicina alla vecchia politica da cui dicevano di smarcarsi.
Ribadiamo, perciò, come questo sia il momento per la cittadinanza di riprendersi democraticamente il diritto di decidere riguardo alla messa in funzione dell’impianto e come attivisti dell’assemblea permanente contro gli inceneritori continueremo ad attraversare giornate come questa, a mobilitarci per ottenere la chiusura dell’impianto di Ugozzolo.
La nostra salute non può far profitto, le nostre vite non sono assoggettabili al gioco delle parti.
Oggi, sono i cittadini ad aver portato i propri corpi davanti al mostro, senza slogan o proclami, mostrandone la fragilità, e di contro, la diretta volontà di portare avanti in prima persona la battaglia contro l’inceneritore. E sono pronti a rifarlo, a dare materialità alla lotta, da costruire in tante ed in tanti, a partire da domani.
Pertanto cogliamo l’occasione per invitare tutte e tutti all’assemblea permanente contro gli inceneritori che si tiene ogni giovedì alle ore 21 in Casa Cantoniera Autogestita, per costruire le prossime tappe di questo percorso reale di avvicinamento alla grande manifestazione del 15 giugno.