Oggi, 10 Ottobre, circa 200 studenti sono scesi in piazza a Schio per contestare: le linee guida di quella che Renzi definisce la “Buona Scuola”, il servizio sempre più scadente ed inaccessibile dei trasporti pubblici, i prezzi sempre più alti dei libri e l’utilizzo dei test INVALSI, che crea scuole di serie A e serie B. Il corteo, partito alle ore 8:00 dal cuore del centro studi, ha attraversato i punti nevralgici della città, rivendicando con diversi striscioni e molti adesivi le ragioni della mobilitazione. Nei vari interventi che si sono susseguiti, gli studenti si sono soffermati sulle “recenti” problematiche relative ai trasporti pubblici, dato che FTV ha aumentato il costo degli abbonamenti del 13%, percentuale non indifferente che va ad aggiungersi alla spesa già elevata per questo servizio spesso scadente. Il corteo si è poi diretto verso la sede staccata del Liceo Martini, dove si è affrontato il problema delle condizioni pericolanti degli edifici scolastici scledensi e non solo. Giunti nel centro della città, gli studenti si sono poi diretti dietro il municipio, dove il Coordinamento Studentesco ha un suo spazio. Qui si è svolta un assemblea pubblica dove, oltre a discutere dei temi cari agli studenti, del trasporto pubblico, del caro libri (+4% rispetto allo scorso anno) e delle linee guida della riforma Renzi-Giannini, si sono anche gettate le basi per la costruzione comune della prossima mobilitazione, che si svolgerà il 17 Novembre in occasione della Giornata internazionale per il diritto allo studio.
Gli studenti hanno infine lanciato la prossima assemblea, che si svolgerà il 13/10 alle ore 18 in stanzetta Banksy, per discutere nuovamente di questi temi.
Con la mobilitazione di oggi a Schio, così come nelle altre città d’Italia, gli studenti hanno dato il primo chiaro segnale a Renzi, e cioè che se lui intende proporre la sua “Buona Scuola”, si troverà nelle strade e nelle piazze una moltitudine di cattivi studenti.
Coordinamento Studentesco Schio