Melting Pot propone un documento da leggere nelle iniziative e da votare come Ordine del Giorno
Nella Giornata Mondiale del Rifugiato Melting Pot invita tutti i firmatari della campagna Diritto di Scelta a presentare ordini del giorno e a leggere l’appello di richiesta di un permesso per motivi umanitari per i migranti fuggiti dalla Libia.
Quest’anno il diritto di asilo che sarà celebrato nella Giornata Mondiale del Rifugiato avrà un nuovo sapore, quello delle lacrime dei migranti fuggiti dalla Libia quando ricevono la lettera di diniego dalla Commissione teritoriale asilo.
Sono migliaia le risposte negative notificate in questi giorni ai richiedenti asilo “forzati” fuggiti dalla Libia durante la guerra civile della primavera 2011, altrettanti sono i ricorsi già depositati presso i Tribunali competenti, mentre altri ancora lo saranno nelle prossime settimane.
Pensiamo che il futuro del diritto di asilo, e con esso il futuro di decine di migliaia di migranti, non possa essere lasciato alla decisione dei singoli Tribunali. Per questo, dopo la petizione Per il diritto di scelta, torniamo a sostenere la richiesta per un permesso per motivi umanitari, unendoci alla voce dell’assemblea dei richiedenti asilo di Trento.
Il tempo guadagnato presentando ricorso è tempo prezioso per ribadire che una soluzione è ancora possibile e necessaria, perché sarebbe un gravissimo attacco allo stesso diritto di asilo lasciare senza protezione – internazionale o umanitaria – donne e uomini che hanno perso tutto, che hanno conosciuto le bombe ma anche la persecuzione perché spesso scambiati per i mercenari di Gheddafi e che hanno raggiunto il nostro paese sfidando la morte nel Mediterraneo, dove molti dei loro fratelli sono scomparsi.
Da oltre un anno sono accolti in centri dislocati in tutte le regioni, dove associazioni, cooperative, enti locali e servizi hanno sperimentato percorsi di inclusione anche positivi, ma rischiano di essere vanficati dal rigetto della domanda di asilo.
Per questo invitiamo tutte le realtà dei territori coinvolti nella cosidetta “emergenza Nord Africa” (e che oggi più che mai si rivela come emergenza diritti) a far sentire la propria voce il 20 giugno, leggendo il testo che durante le celebrazioni e le iniziative del 20, oppure presentando l’odg durante le sedute isitituzionali negli enti locali.
Costruiamo un 20 giugno che parli di prospettive e di futuro per i migranti in Italia, che indichi come applicare il diritto di asilo, perché non basta celebrarlo!