Giovedì 24 Gennaio alle ore 18.00 (*)
davanti al Consiglio Comunale di Rimini
Presidio/conferenza stampa per difendere i beni comuni e la scelta che i 27 milioni di cittadini hanno espresso con i referendum del 2011. Manifesteremo il nostro totale dissenso nei confronti della Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) che durante le festività di fine anno, ha approvato il nuovo Metodo Tariffario Transitorio 2012-2013 per il Servizio idrico Integrato. Di fatto questo nuovo metodo di conteggio delle tariffe non tiene conto dell’esito del secondo quesito referendario quello che prevedeva l’abrogazione della remunerazione del capitale investito. L’AEEG non solo non ha dato seguito a questo, mantenendo inalterati i profitti per le multiutility a nostre spese ma ha semplicemente trovato una nuova denominazione alla remunerazione del capitale investito che in bolletta ora si chiamerà “costo della risorsa finanziaria”. Cambia la forma ma la sostanze è sempre la stessa. Vi è pertanto una continuità fra l’azione di AEEG e quella dei due governi che si sono susseguiti dopo il referendum del giugno del 2011.
Il governo Berlusconi, infatti, dopo due mesi dal referendum di giugno, aveva varato un decreto che, reintroducendo sostanzialmente la stessa norma abrogata, implicava la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Tale decreto è stato poi dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale.
Mentre il governo tecnico di Monti caratterizzato da una forte impronta politica neoliberista ha rafforzato i processi di privatizzazione dei beni comuni e la possibilità di speculare sui servizi pubblici essenziali, a partire dall’acqua.
Abbiamo scelto di manifestare davanti al Consiglio Comunale per denunciare quanto sta accadendo a proposito dell’azione dell’AEEG ma anche perché il 24 gennaio si discuterà, in consiglio comunale, un’importante delibera che prevede l’inserimento nello statuto del Comune di Rimini, alla voce “Principi fondamentali per l’azione amministrativa del Comune”, di una nuova azione: la difesa dei beni comuni e della loro tutela in quanto tali.
Consideriamo questa delibera un primo passo importante ma non sufficiente, si deve tradurre da subito in azioni concrete per non rimanere una cosa semplicemente simbolica. Per questo saremo davanti al Consiglio Comunale perché è necessario attivare da subito un cambiamento radicale nella politica di gestione del servizio idrico integrato raccogliendo le indicazioni e sollecitazioni che vengono da territori come Reggio Emilia.
A primavera anche a Rimini andremo a scadenza con l’affidamento della gestione del servizio idrico, effettuato fino ad oggi da Hera S.P.A.
Il coordinamento dei Comitati per l’acqua della Romagna (di cui facciamo parte) vorrebbe aprire, entro breve, il tavolo politico “A.B.C. Romagna” all’interno del quale con tecnici ed esperti del settore si possa studiare e poi realizzare la trasformazione dell’azienda “Romagna Acque Società delle Fonti S.p.a” in un’azienda speciale di diritto pubblico. Questo permetterebbe di gestire il sistema idrico integrato in modo pubblico e partecipato dai cittadini, come abbiamo deciso con i Referendum del 2011.
Venerdì 25 Gennaio saremo anche a Bologna per due presidi:
1. Ore 10.30 alla “Agenzia territoriale per l’Emilia Romagna per i servizi
idrici ed i rifiuti” Viale Aldo Moro, 64 per far rispettare i risultati referendari
2. Ore 12.00 alla RAI – Emilia-Romagna via della Fiera, 13 per chiedere alla RAI di dare copertura
informativa a questioni decisive per la vita dei cittadini dell’Emilia-Romagna
SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA!
Comitato Acqua e Beni comuni della provincia di Rimini
(*) l’iniziativa si svolgerà il 24 gen e non il 25 come indicato dal Forum nazionale proprio per la concomitanza della discussione in consiglio comunale della delibera per la modifica dello statuto che is terrà il 24 gen e non il 25.