25/11/2023, Schio – Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e ci ritroveremo in piazza Rossi alle 16.30.
Scendiamo in piazza perché dall’inizio dell’anno sono più di 100 i casi di femminicidi e transcidi registrati in Italia e questa non è altro che la conseguenza della normalizzazione delle violenze perpetuate dal sistema patriarcale: violenze emotive, psicologiche, economiche e fisiche presenti in ogni ambito sociale del nostro paese.
La comunicazione mainstream non trascura più i casi di femminicidio, ne sentiamo parlare quotidianamente.
Sono femminicidi commessi da ‘mostri’ o da insospettabili ‘brave persone’, una retorica che ignora i dati che ci dicono che nel 45% dei casi l’omicida è il marito o il partner.
La persona violenta non è quindi un soggetto marginalizzato o una persona con una ‘cultura diversa’, ma un parente, un vicino di casa, un conoscente, una persona che è cresciuta nel tuo stesso contesto sociale e lavorativo.
Un contesto patriarcale che insegna a tuttə che per emergere è giusto prevaricare chi è considerato ‘debole’ a causa di fattori sociali, economici, geografici.
Un sistema che rifiuta e marginalizza le soggettività queer, non binarie, le persone disabili, razzializzate , la comunità LGBTQIAPK+.
Non riteniamo accettabile che una violenza così strutturata sia normalizzata, giustificata o addirittura incoraggiata.
Incoraggiare a non trascrivere i certificati di nascita dei figli nati tramite gestazione per altri è violenza!
Limitare gli spazi di discussione o approfondimento sui temi di genere e dell’affettività negli ambienti di formazione è violenza!
Non garantire l’accesso al diritto all’aborto è violenza!
Approfittare di una posizione di potere per prevaricare è violenza!
Giustificare chi lo fa e assolverlo da ogni conseguenza è violenza!
Voltare le spalle alle violenze quotidiane è violenza!
Questo 25 novembre vogliamo che ognunə si prenda la parte di responsabilità che lə spetta.