Iniziativa dei Centri Sociali del Nord Est per lanciare la giornata di mobilitazione europea Blockupy. Corteo selvaggio per le calli di Venezia
Centinaia attivisti dei Centri sociali del Nordest hanno chiuso questa mattina con delle barricate la sede della Banca d’Italia a Venezia. Alle 7.30 i manifestanti, con passamontagna color arcobaleno e k-way blu, che richiamano uno dei colori che avranno i diversi blocchi che nella mattina del 18 marzo si troveranno a Francoforte per impedire l’inaugurazione della nuova Eurotower, hanno praticato il blocco della Banca d’Italia, a un passo dal Rialto: un’iniziativa che proseguirà per tutta la mattina, contro uno dei simboli dell’austerità europea.
Riprendendo lo slogan “Save people not banks”, i Centri sociali del nordest lanciano così la mobilitazione del prossimo 18 marzo a Francoforte, in occasione dell’inaugurazione della sede della Banca centrale europea.
“La sede della Banca centrale europea è oggetto di una contestazione pluriennale da parte di una coalizione sociale ampia ed eterogena – chiamata Blockupy – che è nata in Germania nel 2012 con un respiro transnazionale. Movimenti sociali, sindacati indipendenti, partiti politici non tradizionali provenienti da diversi paesi hanno dato vita ad una piattaforma politica che, promuovendo manifestazioni, blocchi, sit-in nella city finanziaria europea, vuole delegittimare l’Europa costituita con il Trattato di Maastricht del 1992. Blockupy invita i cittadini europei per partecipare a una giornata di “azione transnazionale” il 18 marzo a Francoforte”, spiegano gli attivisti.
È duplice il messaggio che si vuole far passare con la chiusura di oggi della Banca d’Italia e con le mobilitazioni di Blockupy a Francoforte il 18 marzo: “Da un lato, manifestiamo il rifiuto del rigore e dell’austerità della troika; dall’altro, desideriamo così ridisegnare l’Europa in una cornice inclusiva, realmente democratica e sociale, dal basso”.
Verso le 13.00, lasciata la sede della Banca d’Italia ancora serrata dalle barricate, gli attivisti si sono mossi in corteo selvaggio per le calli della città, bloccando il Ponte di Rialto dove sono stati esposti gli striscioni che rilanciavano l’appuntamento di Francoforte.
Il corteo ha attraversato tutta la città, fra cori e slogan, ricordando che la vera alternativa che è possibile praticare per un’Europa senza confini è quella del mutualismo e dell’antifascismo, come le piazze stanno chiaramente dicendo in questi giorni.
La Commune of Europe , un percorso, uno stimolo, che a partire dai Centri sociali del Nord-Est, Emilia Romagna, Napoli e Marche, insieme ai compagni di Interventionistische Linke della Germania, si estende a tutti quei movimenti che in Europa si battono per la richiesta e la riappropriazione di welfare, diritti e democrazia, sarà in piazza il 18 marzo a Francoforte per ribadire che l’Europa non è soltanto uno spazio di lotta da attraversare, ma anche un orizzonte critico della pratica del comune!
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Stay tuned and see you on the barricades!