Questa mattina i drivers iscritti con Adl Cobas, che lavorano per la filiale Gls di Schio, hanno scioperato. Da alcuni mesi è in atto una vertenza per rivendicare la piena applicazione del contratto collettivo nazionale e la risoluzione di alcune problematiche legate ai carichi e all’organizzazione del lavoro.
Di fronte all’assenza di risposte da parte di alcune ditte subappaltanti e di fronte al rifiuto di incontrare i lavoratori e Adl Cobas da parte del CIT (Consorzio Italiana Trasporti), società responsabile dell’appalto, i drivers hanno deciso di mobilitarsi e rimanere fuori dai cancelli. L’iniziativa di oggi ha portato un primo risultato: la disponibilità da parte del CIT e delle aziende subappaltanti di incontrarsi con Adl Cobas e i lavoratori per cercare di arrivare a una soluzione della vertenza.
Di seguito il testo del volantino distribuito oggi alla Gls di Schio:

 

NO AL SILENZIO ARROGANTE DEL CIT! PRETENDIAMO RISPOSTE ALLE NOSTRE RICHIESTE!

I lavoratori iscritti con ADL Cobas e operanti presso la GLS di Schio, dopo il tentativo di instaurare un confronto con il Consorzio Italiana Trasporti, società responsabile dell’appalto nel magazzino stesso, non avendo ricevuto alcuna risposta soddisfacente, hanno deciso di proclamare lo sciopero.
Nonostante infatti sia iniziato un percorso per migliorare la loro condizione lavorativa, e attraverso le trattative con i loro datori di lavoro, che operano in questo cantiere in regime di subappalto, siano stati ottenuti degli avanzamenti anche significativi, per alcuni di loro non c’è ancora la piena e corretta applicazione del CCNL Logistica e Trasporti.
Ma non solo.
I lavoratori sono inoltre preoccupati per le notizie che circolano nel magazzino, relative a possibili disdette da parte del Consorzio CIT nei confronti delle ditte Vitacca Alex Autotrasporti, Brothers Autotrasporti e Boumadi Autotrasporti, per cui essi lavorano, e chiedono una migliore e più razionale organizzazione del lavoro, dato che alcuni di loro sono sottoposti a carichi di lavoro abnormi.
Per tutti questi motivi avevamo richiesto un confronto con tutte le controparti, in primis il Consorzio CIT, che ci è però stato rifiutato.
Con lo sciopero di oggi vogliamo quindi ribadire quelle che sono le nostre istanze:
– retribuzioni corrette per tutti, dove ci sia per ciascuno quello che gli spetta;
– piena e integrale applicazione per ognuno del CCNL Logistica e Trasporti;
– una buona organizzazione del lavoro, in cui i lavoratori sono ascoltati ed i problemi sono risolti;
chiarezza sulle prospettive future del magazzino dal punto di vista occupazionale, con la garanzia che in caso di cambi d’appalto chi è attualmente occupato nel magazzino manterrà il suo posto di lavoro.

Dato che queste richieste sono giuste e ragionevoli, e dato che i lavoratori non sono schiavi senza dignità, ma persone che chiedono il rispetto dei loro diritti, è venuto il momento di dire basta a questo arrogante silenzio da parte del CIT e affermare chiaramente che non ci fermeremo finchè non saranno date delle risposte soddisfacenti alle nostre richieste.