“… della mia Chiesa che accoglie e non respinge e dell´Organizzazione mondiale della Sanità che, da tempo, ha chiarito che l´omosessualità non è una patologia.” Don Andrea Gallo.
Nella nostra città da qualche giorno è possibile ottenere l’attestato di “famiglia anagrafica per vincoli affettivi”, riconoscimento che sarà rilasciato su richiesta anche a coppie dello stesso sesso.
Oggi 17 Maggio, GIORNATA MONDIALE CONTRO L’OMOFOBIA E LA TRANSFOBIA, felici che l’amministrazione abbia compiuto questa scelta, cogliamo l’occasione per denunciare quanto siano pregiudiziali e fuori dal tempo le dichiarazioni che l’arciprete di Schio, monsignor Bruno Stenco, ha rilasciato alla stampa nei giorni scorsi.
Le nuove famiglie nascono da un forte atto di autodeterminazione, dimostrando a tutta la società che si può essere liberi di amare chi si vuole, sfidando pregiudizi e convenzioni. Probabilmente questo fa paura alla Chiesa, la quale vede nell’estensione dei diritti un’inevitabile marginalizzazione della propria autorità.
In un paese che si dichiara laico come il nostro, riteniamo sia inaccettabile lasciare spazio a chi alza barricate contro il riconoscimento delle libertà altrui, ed auspichiamo che anche in Italia si instauri quel processo ci civilizzazione già avviato in paesi altri europei che preveda uguali diritti per tutti, non solo senza distinzioni di genere e di preferenze sessuali, ma anche di appartenenza etnica e sociale.
C.S.A. Arcadia