Banche europee sull’orlo del collasso e sempre più strette nella morsa del credit crunch? Le colleghe americane non è che se la passano poi tanto meglio. E’ quanto risulta da un rapporto diffuso da Invictus Consulting Group.
Il messaggio di tale report non è sicuramente confortante, tutt’altro: “preparetevi a una gigantesca nuova ondata di fallimenti di banche americane”, avverte.
Dopo aver esaminato tutte le banche garantite dall’autorità bancaria federale Usa FDIC, il gruppo Invictus è giunto a una conclusione: sono ben 758 gli istituti di credito che potrebbero subire un collasso nell’arco dei prossimi tre anni; e un disastro in Europa, ovviamente, renderebbe il quadro peggiore.
Le banche a rischio – che nella maggior parte dei casi sono istituti regionali o controllate di grandi banche – non sono infatti in grado di sostenersi sulla base degli utili correnti: di conseguenza, falliranno se non saranno inglobate in altri gruppi o se non raccoglieranno ammontari “significativi” di nuovo capitale.
Con asset totali di un valore di 440 miliardi di dollari circa, molti istituti a rischio si trovano negli stati del New Jersey, di New York, Pennsylvania, Delaware, Michigan e Massachusetts e hanno un valore superiore a un miliardo di dollari. Invictus conclude affermando che, tra di essi, 200 banche circa sono strettamente collegate a grandi holding quotate in borsa.