Vicenza- Site Pluto, in 300 lungo i sentieri che costeggiano le recinzioni
Sono circa 300 le persone che, quest’oggi, hanno partecipato alla passeggiata popolare intorno alla base militare statunitense Site Pluto. L’iniziativa, promossa dal Presidio Permanente NoDalMolin, è servita a mettere sotto gli occhi della cittadinanza un cantiere già avviato nel mistero e a dimostrare l’opposizione ai nuovi progetti che saranno presi in considerazione dal CoMiPar (Comitato Misto Paritetico) il prossimo 25 ottobre.
Al di là delle recinzioni, infatti, i nuovi lavori sono evidenti: strutture in cemento armato, aree spianate e mezzi da lavoro si distinguono chiaramente tra gli alberi dei boschi. Site Pluto è un’installazione militare costruita prevalentemente sottoterra e, quindi, avvolta nel mistero. Cosa avviene nelle gallerie e nei bunker? Perché vi sono strumenti di controllo così raffinati per un’area militare che dovrebbe ospitare, secondo le dichiarazioni dei militari, qualche computer da addestramento?
Il 25 ottobre il CoMiPar dovrà esprimersi sul progetto per la costruzione di un centro di addestramento d’avanguardia sul quale i comuni di Vicenza e Longare, la Provincia di Vicenza e il Consiglio Regionale del Veneto hanno dato un parere negativo. Approvare il progetto, dunque, significherebbe dare una delega in bianco agli statunitensi calpestando la volontà del territorio e delle comunità che lo abitano.
La passeggiata si è aperta un con pic nic sotto le recinzioni della base. Lungo il tragitto si è parlato della storia di Site Pluto che, in passato, ha ospitato quasi un centinaio di ordigni nucleari. Poi, l’arrivo sulle reti, dove con la stoffa è stata fatta una grande scritta contro la guerra.
Presidio No Dal Molin