Oggi,venerdì 14 Novembre, giornata di Sciopero Sociale, in tutta Italia, così come in Europa, studenti, precari, migranti, lavoratori ecc. hanno dato vita a svariate iniziative per affermare la loro contrarietà alle politiche governative in materia di lavoro, formazione e welfare.

A Schio, oltre 250 studenti provenienti da tutta la provincia, sono scesi in piazza per criticare quella che Renzi definisce la ” Buona Scuola “.

Un corteo determinato ha attraversato le arterie principali della città, bloccando il flusso del traffico, e lungo il suo percorso ha esposto tutti i principali problemi inerenti al mondo dell’istruzione.

Sono state affrontate numerose tematiche tra cui il costo dei libri, che diventa ogni anno maggiore, il servizio di trasporto pubblico sempre più scadente e meno accessibile alle famiglie.

E’ stata riscontrata, inoltre, una profonda disinformazione all’interno degli istituti, sia da parte degli studenti che da parte dei professori, per quanto riguarda la riforma Renzi-Giannini.

Nonostante la manifestazione sia stata prevalentemente studentesca, sono stati affrontati anche alcuni nodi inerenti al mondo del lavoro.

Particolarmente criticato è stato il Jobs Act, ultimo di una serie di provvedimenti che non fanno altro che consegnare a giovani e meno giovani un futuro pieno di incertezze.

Anche se negli slogan governativi, infatti, l’intento evocato è quello di tutelare i lavoratori meno garantiti, di fatto, con queste “riforme”, non si fa altro che togliere diritti a tutti e non porre alcun freno alla precarietà, ma anzi allargare la possibilità di utilizzo di contratti a tempo determinato, stage e tirocini non retribuiti.

Proprio con questo spirito, che ha contraddistinto la giornata odierna, è stato quindi rilanciato un altro appuntamento in piazza A. Rossi per lunedì 17 Novembre (Giornata Internazionale per il Diritto allo Studio).Studenti, lavoratori del mondo della scuola e cittadini creeranno un momento informativo e di sano confronto per discutere assieme sulla riforma Renzi-Giannini e cercare di proporre quella che secondo loro è realmente una “Buona Scuola”

Coordinamento Studentesco Schio